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Dialogare con Putin ma solo se non invade

È evidente che dalle sanzioni economiche a Putin in passato ci abbiano rimesso moltissimo le imprese italiane e che abbiamo dei gravi problemi di dipendenza energetica dalla Russia che si possono ripercuotere su bollette e ancora sulle  imprese. 

Forse dopo il lockdown dovremo spegnere anche un po’ di luci? Speriamo di no.

Bisogna sostenere tutte le iniziative di pace affinché la situazione non precipiti fra Ucraina e Russia, come Governo e come cittadini.

Deve essere però altrettanto chiaro che se la Russia dovesse invadere l’Ucraina l’Italia e l’Europa non potranno non varare un forte piano di sanzioni per isolare politicamente, economicamente, culturalmente , sportivamente Putin.

Aggressore e invasore e aggredito e invaso: non ci può essere equidistanza , se sei equidistante favorisci e aiuti di fatto l’invasione e aiuti a costituire un gravissimo precedente .

È stato così per i carri armati a Praga e prima la repressione in Ungheria e poi i carri armati sovietici a Kabul o quelli cinesi in Tibet.

La sovranità e l’indipendenza di ogni Paese sono un principio fondamentale del nostro sistema di valori democratici e non possiamo barattarlo con un po’ di gas e qualche buona commessa per le nostre imprese.

E il fatto che spesso anche gli USA abbiano invaso e mosso guerre non costituisce alcuna giustificazione .

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Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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