West Nile, Novara tra le 24 province sotto sorveglianza sanitaria

In città il primo caso in Italia segnalato a marzo

C’è anche Novara fra le 24 province italiane segnalate nell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità in cui vi è dimostrata circolazione del West Nile, il virus che si trasmette con la puntura di una zanzara e che sta causando diversi decessi in Italia. Di conseguenza Novara è anche fra le 31 province oggetto di restrizioni alla donazione di sangue. In verità la situazione non sembra allarmante perché la nostra provincia è presa in considerazione per un unico caso umano autoctono di infezione, il primo segnalato in Italia lo scorso 20 marzo, e oggi catalogato dall’Iss come «uno caso sporadico in bassa stagione».

In Italia, soprattutto tra Lazio e Campania, nell’ultima settimana esaminata dall’Iss (17-23 luglio) i casi di infezione nell’uomo sono balzati a 32, di cui 23 manifestati nella forma neuro-invasiva (tra questi il caso di Novara e un altro registrato in Piemonte, entrambi su persone over 75 anni).

L’Istituto Superiore di Sanità segnala come «la sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del WNV in Veneto, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Lombardia».

Il Centro Nazionale Sangue spiega che «l’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite».

E detta le indicazioni necessarie per le donazioni. In particolare in una nota del 25 luglio si legge: «A seguito di riscontro di positività per West Nile virus (WNV) in pool di zanzare nel comune di Novara (Provincia di Novara), segnalato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, si dispone l’introduzione delle misure di sicurezza nei confronti della trasmissione trasfusionale di WNV sulle donazioni di sangue ed emocomponenti raccolte nella Provincia di Novara».

«Si richiama l’applicazione prosegue la nota – per i donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella suddetta Provincia, di quanto disposto in merito dal decreto ministeriale 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti».

In sintesi le misure di prevenzione per la trasmissione del virus mediante trasfusione prevedono che andranno effettuati Test WNW NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano trascorso almeno una notte nell’area interessata.

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Immagine di Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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West Nile, Novara tra le 24 province sotto sorveglianza sanitaria

In città il primo caso in Italia segnalato a marzo

C’è anche Novara fra le 24 province italiane segnalate nell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità in cui vi è dimostrata circolazione del West Nile, il virus che si trasmette con la puntura di una zanzara e che sta causando diversi decessi in Italia. Di conseguenza Novara è anche fra le 31 province oggetto di restrizioni alla donazione di sangue. In verità la situazione non sembra allarmante perché la nostra provincia è presa in considerazione per un unico caso umano autoctono di infezione, il primo segnalato in Italia lo scorso 20 marzo, e oggi catalogato dall’Iss come «uno caso sporadico in bassa stagione».

In Italia, soprattutto tra Lazio e Campania, nell’ultima settimana esaminata dall’Iss (17-23 luglio) i casi di infezione nell’uomo sono balzati a 32, di cui 23 manifestati nella forma neuro-invasiva (tra questi il caso di Novara e un altro registrato in Piemonte, entrambi su persone over 75 anni).

L’Istituto Superiore di Sanità segnala come «la sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del WNV in Veneto, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Lombardia».

Il Centro Nazionale Sangue spiega che «l’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite».

E detta le indicazioni necessarie per le donazioni. In particolare in una nota del 25 luglio si legge: «A seguito di riscontro di positività per West Nile virus (WNV) in pool di zanzare nel comune di Novara (Provincia di Novara), segnalato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, si dispone l’introduzione delle misure di sicurezza nei confronti della trasmissione trasfusionale di WNV sulle donazioni di sangue ed emocomponenti raccolte nella Provincia di Novara».

«Si richiama l’applicazione prosegue la nota – per i donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella suddetta Provincia, di quanto disposto in merito dal decreto ministeriale 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti».

In sintesi le misure di prevenzione per la trasmissione del virus mediante trasfusione prevedono che andranno effettuati Test WNW NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano trascorso almeno una notte nell’area interessata.

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Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.