Dodici anni di carcere complessivi, 7 a un fratello e 5 all’altro. Sono stati inflitti dal tribunale di Novara a due uomini di origine albanese, di 42 e 44 anni, che alcuni anni fa gestivano in famiglia lo spaccio nella zona di Cerano. Erano stati fermati dai carabinieri al termine di un’indagine su decine e decine di cessioni, nell’arco di diversi mesi. In paese i due fratelli erano un vero e proprio punto di riferimento per i consumatori di droga: gran parte dei loro contatti comprava cocaina quasi tutti i fine settimana, qualcuno anche di più.
Proprio partendo dal monitoraggio e dal via vai degli acquirenti, gli investigatori erano arrivati a identificare i fornitori. C’era anche un terzo albanese, la cui posizione è stata giudicata separatamente. Al momento del controllo dei due fratelli in strada, nella loro auto sono state trovate dieci dosi, per un totale di alcuni grammi di cocaina. Ma dalle testimonianze dei numerosi clienti si è ricostruito in giro molto più vasto, che ha consentito di guadagnare migliaia di auto. Ai pusher si arrivava grazie al passaparola in paese e nella zona: bastava una telefonata e poi veniva fissato un appuntamento, per strada, a volta anche nella piazza centrale di Cerano. In genere, per mezzo grammo di cocaina, si pagava sui 40 euro. Ma gli spacciatori smerciavano all’occorrenza anche marijuana, che costava certamente meno.
2 risposte
RIapropriamoci e gestiamo i termini linguistici per un’Italiano nobles e non gergale da vulgus stradale, ad esempio: Il figlio di…….è la sua copia SPUTATA. Che brutto termine usare tal lema sarebbe molto più consono: è la sua copia PERFETTA, è IDENTICO, è la sua FOTOGRAFIA, ecc.. Che indicazione diamo per tutti coloro che leggono quanto così scritto; cosa imparano culturalmente questi giovani già alla deriva personale e rafforzati linguisticamente da tal sintassi !!!
Viva la nostra bella lingua Italiana con oltre 250mila vocaboli.
Dove legge nell’articolo la frase “Il figlio di…è la sua copia SPUTATA”?