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Omicidio di un pensionato novarese in Marocco: arrestati tre sospettati

L'efferato delitto è avvenuto giovedì 11 maggio in una località nei pressi di Agadir. In manette sono finiti la scorsa notte tre uomini di età compresa fra i 23 e i 40 anni, ritenuti sospettati dalla polizia locale

Tre uomini di età compresa fra i 23 e i 40 anni sono stati arrestati dalla polizia marocchina, che al momento li ritiene sospettati di aver assassinato a coltellate nella giornata di giovedì 11 maggio in una località nei pressi di Agadir, il pensionato di origine novarese Luciano Calzini. Al momento le indagini delle forze condotte dalla locale Gendarmeria reale stanno ancora proseguendo: non si esclude che l’omicidio possa essere la conseguenza di un’aggressione organizzata in precedenza, con tanto di mandanti ed esecutori.


Luciano Calzini, 76 anni, da venti si era trasferito nel Paese nordafricano, scegliendo come residenza una casa sull’altura di Aourir, città di poco più di 20 abitanti situata nella prefettura di Agadir-Ida ou Tanane, poco lontano dalle spiagge dell’Oceano Atlantico. Secondo quanto si è potuto appurare, i suoi rapporti con gli abitanti del posto non erano dei migliori. Due anni fa Calzini era finito per essere sospettato di molestie nei confronti di un minore. La vicenda, oltre a suscitare una profonda indignazione della cittadinanza locale, aveva provocato una sassaiola contro le finestre della sua abitazione da parte di sconosciuti. Le autorità marocchine, dopo un interrogatorio, avevano però archiviato la posizione del novarese.


L’altro ieri sera, invece, la tragedia. Secondo quanto ricostruito dalla polizia un gruppo di persone sarebbe entrato nella casa del novarese, non si sa ancora con quale preciso scopo. Raggiunto da diverse coltellate alle spalle, all’addome e a una gamba, Calzini è riuscito a fuggire con la propria autovettura, per poi schiantarsi contro un palo della luce. Notato da alcuni passanti, veniva chiamata un’ambulanza che lo trasportava agonizzante all’ospedale di Agadir, dove però cessava di vivere dopo poche ore. Nella giornata di oggi, come detto, una prima svolta alle indagini, con l’arresto di tre persone.

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Luca Mattioli

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