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Il presidente Mattarella all’apertura dell’Upo: «Generazione Z nostro futuro, disorientamento è colpa di noi adulti»

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato accolto questa mattina, 16 gennaio, poco prima delle 11 al Teatro Civico di Vercelli come ospite d’onore alla cerimonia di apertura del 26esimo anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale. Ad accoglierlo anche l’orchestra e il coro dell’Upo che hanno eseguito prima l’inno nazionale, poi quello europeo. 

«I 25 anni di questo ateneo sono un’occasione di grande importanza: i dati manifestano una costante crescita e senso dell’impegno, con apertura europea e una proiezione verso il futuro: questa università ha vinto la sua scommessa» ha detto il Capo dello Stato nel suo atteso intervento al termine della cerimonia

Nel proseguimento del suo discorso, Mattarella ha poi ricordato le considerazioni sui giovani del rettore Giancarlo Avanzi e del rappresentante degli studenti, Federico Iato: «Non credo che la generazione Z rischia di essere disorientata o è vista dagli adulti come estraniata dalla realtà. Penso e trovo conferma che i giovani siano il motivo di speranza per il nostro Paese e sono convinto che il disorientamento sia responsabilità di noi adulti. Come potrebbero gli studenti sentirsi a loro agio e trovare parametri di riferimento nel mondo che noi presentiamo. Il ruolo dell’università è quello della formazione culturale: rendere i giovani protagonisti e capaci di spirito critico e protagonisti della conoscenza: questo è il veicolo per fare emozionare gli studenti questo compito è affidato proprio agli atenei».

Il presidente ha poi rivolto i complimenti alla novarese Mariella Enoc, già presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, proclamata dottoressa honoris causa in Medicina e Chirurgia: «Vorrei tradurre le sue parole quando parla di ordinarietà: si tratta di una straordinaria ordinarietà di impegno di far crescere e fa avanzare la civiltà umana».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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