A accendere il weekend appena passato non sono stati solo i fuochi d’artificio di sabato sera, ma anche il dibattito intorno alla festa di Halloween organizzata dal luna park posizionato come ogni anno nello spazio di viale Kennedy. Tutto è cominciato con la denuncia dell’Enpa – ente che gestisce il canile di via del Gazzurlo – che ha definito «inammissibile e pericolosa» la decisione di autorizzare uno spettacolo pirotecnico a pochi passi dal canile sanitario. Secondo l’ente, il fragore dei botti avrebbe terrorizzato decine di animali, alcuni dei quali hanno dovuto essere tranquillizzati con farmaci sotto controllo veterinario per evitare crisi di panico.
L’ente ha ricordato che il Testo unico di pubblica sicurezza vieta l’accensione di fuochi entro 500 metri da strutture sensibili come canili e rifugi, e ha annunciato l’intervento del proprio legale per verificare il rispetto delle distanze e delle autorizzazioni. Alle accuse ha risposto l’assessore all’Ambiente Elisabetta Franzoni, che ha precisato che il comune di Novara «non ha rilasciato alcuna autorizzazione» per lo spettacolo pirotecnico, chiarendo che il permesso è stato concesso da una commissione prefettizia e dalla Questura.
Franzoni ha aggiunto che l’amministrazione comunale «dimostra ogni anno la propria attenzione al benessere animale» con l’ordinanza che vieta i botti di Capodanno, e ha definito «ingiusto e scorretto attribuire responsabilità al comune». Ha anche ricordato la collaborazione costante con il responsabile di Enpa, che avrebbe riconosciuto pubblicamente l’impegno del comune nel tentativo di fermare i fuochi.
Il titolare delle giostre ha a sua volta diffuso una nota per chiarire che lo spettacolo «è stato regolarmente autorizzato dagli organi competenti, Prefettura e Questura», precisando che, nonostante la spesa già sostenuta, «i tempi di esecuzione sono stati dimezzati per non arrecare problemi agli animali». Ha inoltre ricordato che le attività del luna park «sono svolte con l’intento di portare beneficio alla comunità, anche attraverso iniziative solidali rivolte a famiglie e soggetti fragili».
Enpa è tornata poi a raccontare quanto accaduto durante la serata, spiegando che per gli ospiti del rifugio «la durata dei fuochi è sembrata interminabile» e che molti animali hanno manifestato panico e disorientamento. «Stamattina – ha scritto l’associazione – tutti hanno ancora comportamenti diversi dal solito». L’ente ha confermato di aver consegnato il fascicolo al proprio legale per le opportune valutazioni e azioni.
Intanto, tra i cittadini e gli amanti degli animali, è stata avviata una petizione su Change.org per chiedere che in futuro siano vietati i fuochi d’artificio vicino ai rifugi. Anche il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti sull’accaduto e sollecitando il Comune a definire regole più precise per l’organizzazione di eventi con potenziale impatto sul benessere animale, proponendo anche l’adozione di spettacoli luminosi o musicali come alternativa ai fuochi tradizionali.














