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Centri estivi e servizi educativi a rischio. Fp Cgil: «Chiediamo al Comune di pagare gli stipendi e reintegrare i lavoratori»

Questa mattina incontro tra Comune e sindacati. Il 9 maggio è stata chiusa l’istruttoria per l’adozione del procedimento di scioglimento da parte del ministero dello Sviluppo economico con la nomina del commissario liquidatore

Centri estivi e servizi educativi a rischio. Fp Cgil: «Chiediamo al Comune di pagare gli stipendi e reintegrare i lavoratori». A venti giorni dall’inizio dei centri estivi comunali e a quasi due mesi dalla scadenza dell’appalto triennale, la cooperativa Eurotrend di Biella, che per il Comune di Novara gestisce i servizi educativi con circa 130 dipendenti, rinuncia all’incarico. Con una Pec datata 18 maggio, poco dopo la chiusura della commissione convocata dalle minoranze proprio sul tema dei centri estivi, Eurotrend ha comunicato al Comune di non essere «più in grado di continuare l’esecuzione del contratto in essere».

Ieri, 19 maggio, l’assessore all’Istruzione, Giulia Negri, ha dichiarato a La Voce di essere rimasta spiazzata «anche se devo ammettere che qualche sentore lo avevamo intuito dalle ultime dichiarazioni». (leggi qui)

«Ma quale stupore? Sono mesi che facciamo presente la situazione, ma il Comune non ha mai chiesto alla cooperativa garanzie scritte – afferma il segretario di Fp Cgil, Paolo Del Vecchio -. Lo scorso 12 aprile i responsabili di Eurotrend hanno informato i dipendenti, tramite chat, che un hacker aveva attaccato il server aziendale. Il 15 aprile e il 3 maggio abbiamo inviato una Pec alla cooperativa, in conoscenza al Comune, con la quale chiedevamo di garantire gli stipendi, in scadenza il 20 maggio: non abbiamo mai ricevuto risposta. Il 5 maggio il Comune ha inviato una nuova comunicazione, anche questa senza esito. Dopo giorni sono riuscito a parlare con una delle responsabili di Eurotrend la quale mi ha detto che non c’era alcun sentore di problematiche relative al pagamento degli stipendi. L’altro ieri, 18 maggio, invece, Eurotrend ha nuovamente ribadito l’attacco hacker e che, di conseguenza, non avrebbe potuto pagare né gli stipendi né i cedolini, che avrebbe provveduto a ripristinare gli archivi danneggiati ma che non era in grado di dare delle tempistiche».

«Già dalla prima comunicazione si era capito che qualcosa non andava, tanto da pensare che l’attacco hacker potesse non essere vero – prosegue Del Vecchio -. Ciò che è più grave, è che nel corso dei mesi abbiamo più volte chiesto ai responsabili di Eurotrend se avessero avviato la procedura di fallimento, ma loro hanno sempre negato. Da una visura, invece, è emerso che lo scorso 9 maggio è stata chiusa l’istruttoria per l’adozione del procedimento di scioglimento da parte del ministero dello Sviluppo economico con la nomina del commissario liquidatore».

Per questa mattina, 20 maggio, è in programma un incontro tra Comune e sindacati «per chiedere che il Comune subentri nel pagamento degli stipendi e Tfr e trovi una soluzione lavorativa per i dipendenti Eurotrend – prosegue Del Vecchio -. Nel frattempo abbiamo proclamato lo stato di agitazione e chiesto alla Prefettura un incontro per un tentativo di conciliazione allo scopo di scongiurare lo sciopero».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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