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Centri estivi, Eurotrend getta la spugna e l’amministrazione corre ai ripari

La ditta incaricata del servizio ha improvvisamente rinunciato. L'assessore Negri: «Siamo rimasti spiazzati, ma ci stiamo già mossi per tutelare gli utenti del servizio, bambini e famiglie, e i lavoratori»

Quasi come un fulmine a ciel sereno in questo scorcio finale di primavera ormai quasi estiva. A praticamente un solo giorno di distanza dall’annuncio fatto dall’assessore all’Istruzione del Comune Giulia Negri riguardante il numero di partecipanti ai centri estivi (336 iscritti tra materna e primaria, 209 ai nidi), cifre che rappresentavano un ritorno alla normalità, con numeri da “pre Covid”, Eurotrend, la cooperativa che tre anni fa si era aggiudicata l’appalto per l’erogazione di questo servizio, ha gettato la spugna.


Lo ha fatto nella tarda mattinata di ieri, mercoledì 18 maggio, comunicando la sua decisione attraverso una Pec proprio mentre si stavano concludendo i lavori della IV Commissione consiliare, che prevedevano appunto la discussione relativa all’organizzazione dei centri estivi. Eurotrend, con poche asciutte parole, comunicava di non essere “più in grado di continuare l’esecuzione del contratto in essere”.


Subito l’amministrazione, nella persona dell’assessore all’Istruzione Giulia Negri, si è attivata per cercare di superare questa improvvisa emergenza: «Siamo rimasti letteralmente spiazzati, anche se devo ammettere che qualche sentore lo avevamo intuito dalle ultime dichiarazioni di Eurotrend – ci ha confermato questa mattina la stessa Negri, da ieri sera impegnata full time con i suoi collaboratori nella ricerca di una soluzione – In prima battuta abbiamo contattato la ditta che in occasione della gara di appalto precedente era risultata seconda e stiamo definendo con lei la copertura di un servizio, che finirà il prossimo 31 luglio. Dobbiamo agire in fretta perché i tempi stringono. Da parte mia voglio assicurare il massimo impegno perché è interesse di tutti tutelare in prima battuta gli utenti di questo servizio, ossia i bambini e le loro famiglie, ma dall’altra, anche se non di nostra competenza, il personale in forza a Eurotrend. Vogliamo proseguire e svolgere quelle che erano le attività programmate, senza disagi per nessuno».

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Luca Mattioli

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