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Oleggio, da due 17enni nasce il Club di Dibattito. Gli ideatori: «Un salotto di cultura, politica e società»

Mattia Mattachini e Maddalena Marini hanno coinvolto coetanei e non solo che si ritrovano il sabato pomeriggio in biblioteca

Un salotto dove poter discutere di tutto e stuzzicare la voglia di conoscenza, ritrovando il gusto del dibattito costruttivo. Questa la formula che tiene in piedi l’idea di due giovani studenti oleggesi, Mattia Mattachini e Maddalena Marini, 17 anni, che insieme hanno dato vita al Club di Dibattito di Oleggio.

«Il nostro club è da poco nato, ma i numeri di chi decide di entrarci sta aumentando – spiega Mattacchini -. Ci troviamo tutti i sabati alle 15.30 nella biblioteca civica di Oleggio e invitiamo chiunque sia interessato a venire. Il nostro obiettivo è quello di portare dibattito anche tra i giovani ma non solo, perché siamo coscienti della società in cui viviamo e non ci riconosciamo nel disinteresse dilagante. Vogliamo politicizzare il mondo intorno a noi con questo però intendiamo esportare un modo di vedere le questioni che sia interessato e serio, senza cedere in qualunquismi».

«All’interno del club – prosegue lo studente – abbiamo pluralità di idee ed è garantito il confronto dal rispetto delle diverse visioni. Insistiamo sul basare il dibattito dal punto di partenza ideale di ognuno perché proprio nella mancanza di questo rintracciamo la decadenza politica in cui ci troviamo e che percepisce la maggioranza della popolazione. Dobbiamo però precisare che siamo un’iniziativa in cui non si parla solo di politica, ma parliamo anche di temi sociali, economici e filosofici moderandoci e dividendoci in base al campo di interessi di ognuno».

Qualche possibilità che il club muti in partito per lanciarsi in politica? «No, siamo estranei da ogni idea di partito attualmente. Non abbiamo mire di candidarci alle amministrative oleggesi né in altre cariche politiche. All’interno del club però ci sono persone che ricoprono ruoli di rappresentanza studentesca come rappresentanti di classe, d’istituto e anche il presidente di consulta provinciale degli studenti. Col nostro club vogliamo portare uno spazio di dibattiti libero e strutturato a tutti, senza limiti d’istruzione o di nessuna sorta».

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Paolo Pavone

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