Azzurra Hockey, cori razzisti contro Dinis. La società: «Lo sport è inclusivo, segnaleremo alla Federazione»

La società Azzurra Hockey Novara interviene con fermezza dopo quanto accaduto sabato 29 novembre al Pala Dal Lago, durante la partita contro l’Amatori Lodi. Nel mirino «cori allucinanti e di chiaro sfondo razzista» rivolti al giocatore portoghese Bruno Dinis, provenienti – precisa il club – da «un gruppo di pseudo tifosi» della squadra avversaria.

Un episodio particolarmente grave non solo per il bersaglio preso di mira, un atleta che «si è sempre distinto per sportività, correttezza, professionalità e attaccamento ai colori dell’Azzurra», come sottolinea il presidente Roberto Sacchetti, ma anche per il contesto in cui si è verificato: sugli spalti erano presenti alunni di una scuola primaria di Novara, invitati alla partita nell’ambito di un progetto di promozione dell’hockey tra i più piccoli.

I cori si sono levati alla fine del primo tempo. A vincere l’incontro è stato l’Amatori Lodi, ma la cronaca sportiva è stata oscurata da un comportamento che la dirigenza novarese definisce «inaccettabile», specie perché avvenuto davanti a bambini di 6-7 anni e alle loro famiglie, «costretti ad ascoltare parole che nulla hanno a che vedere con la civiltà e con lo sport».

Azzurra Hockey Novara annuncia che verrà presentata una segnalazione formale alla Federazione, affinché siano presi provvedimenti concreti: «Non solo a parole, ma con i fatti – spiega la società – si intervenga verso coloro che, ancora oggi, nell’anno 2025, utilizzano epiteti che nulla c’entrano con uno sport sano e pulito».

Il club sta inoltre raccogliendo materiale audio e video per documentare quanto accaduto e allegarlo alla segnalazione ufficiale.

La posizione dell’Azzurra è netta: «Noi saremo sempre per uno sport inclusivo, serio, civile e che dice a chiare lettere No al razzismo.»

Un messaggio necessario, in una serata che avrebbe dovuto essere di festa e di sport per tanti bambini e che invece è stata macchiata da comportamenti che la società definisce «indegni e lontani anni luce dai valori dell’hockey e della comunità novarese».

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