Ultimo impegno casalingo della stagione regolare per la Igor, che stasera alle 19,30 per esigenze televisive (il match, con direzione arbitrale affidata alla coppia Piana – Giglio, sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno e Now) riceve la visita della Volley Bergamo 1991.
La sfida fra novaresi e orobiche (nella foto LVF un attacco di Danesi in occasione del match di andata giocato a Treviglio) è da qualche decennio considerata fra le “classiche” della pallavolo femminile, anche se in epoca più recente il ridimensionamento subito da Bergamo dopo la rifondazione di fatto della società in seguito al disimpegno dello storico sponsor – proprietario Foppapedretti ha contribuito a “sbiadire” una sfida il cui esito in passato era legato un pezzo di scudetto. Una crisi tecnica, quella subita dal team rossoblù, accentuatasi quest’anno e concretizzatasi in una serie di risultati negativi che hanno portato la squadra a precipitare in classifica e ritrovarsi con l’acqua alla gola, in piena lotta per evitare una epocale retrocessione in A2.
Quando mancano due giornate alla fine della stagione regolare (ma Bergamo dovrà recuperare mercoledì sera il match contro Trento), le rossoblù sono penultime con tre lunghezze di ritardo da Cuneo e c’é da credere che si presenteranno a Novara decise a lottare sino all’ultima palla per mantenere accesa la fiammella della speranza. Dall’altra parte della rete, però, la Igor dopo i due stop contro Conegliano e Scandicci ha bisogno di rialzare la testa per prepararsi al meglio in vista dei playoff. Non lo chiede la classifica, visto che in uno degli anticipi di ieri Milano ha fatto sua la sfida contro Firenze, riprendendosi così la seconda piazza in attesa del matco odierno della Savino Del Bene contro Roma.
«Per noi è una partita importante – ha detto la palleggiatrice Valentina Bartolucci – perché i playoff sono ormai imminenti e da parte nostra occorre voltare pagina e tornare a esprimere la nostra miglior pallavolo e a ottenere risultati. Abbiamo compiuto un percorso molto positivo fin qui e le due sconfitte con Conegliano e Scandicci non devono mettere in discussione quanto di buono fatto ma, al contrario, essere da sprone a reagire e a farci trovare pronte per il gran finale, in cui vogliamo essere protagoniste».
