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Novara Fc, ecco la nuova società. Lo Monaco: «Progetto lungo e serio. Ma prima la salvezza»

L'ex del Catania sarà dg e proprietario con La Rosa, presidente, e Boveri, vice: «L'idea è che Novarello sia la nostra casa». Il primo acquisto l'islandese Árni Vilhjálmsson

«Non abbiamo mai avuto paura che saltasse la trattativa. Abbiamo scelto Novara perché è una piazza blasonata, con una storia alle spalle e un indotto dove pensiamo si possa programmare un discorso serio. Non abbiamo certo rilevato le quote per stare qua un anno a svernare, sarà un progetto lungo. Al momento, siamo ultimi in classifica quindi fare voli pindarici sarebbe fuori luogo. Dobbiamo pensare a salvare la squadra, se si è ultimi un motivo c’è. Ci sono problematiche che, nel più breve tempo, dobbiamo sistemare. Dopodiché andremo a progettare un Novara solido, affidabile a livello societario e che possa ambire a discorsi più ambiziosi».

Dopo le dichiarazioni della scorsa settimana, Pietro Lo Monaco si è presentato così in qualità di nuovo direttore generale del Novara Fc. Non ci sono colpi di scena riguardanti il nuovo cda: l’ex Catania sarà proprietario con la sua società, la Plm management srl, assieme agli imprenditori Marco La Rosa della Blu Line sport management, che rivestirà la carica di presidente, e Fabio Boveri della Bf srl, neo vicepresidente.

«Ringrazio il direttore Lo Monaco e Antonio Stinà (direttore commerciale, artefice della trattativa per il passaggio delle quote) che mi ha coinvolto in questa bellissima esperienza – ha detto La Rosa -. Questa è una città gloriosa dal punto di vista calcistico e sento una grande responsabilità nell’amministrare una piazza così». «E’ un onore essere qua – ha esordito invece Boveri -. Speriamo di fare qualcosa di bello per questa società storica».

Dopo le presentazioni, Lo Monaco ha messo subito in chiaro quelli che sono gli obiettivi nell’immediato futuro: «Chiaramente parte tutto dalla salvezza, non metto nemmeno in preventivo una prospettiva della retrocessione. Già dal mercato di gennaio cercheremo di aiutare la squadra, perché le lacune evidentemente ci sono, nella speranza che il tempo non sia tiranno. A gennaio interverremo su più ruoli, consci che il mercato invernale è sempre un problema». L’ipotesi serie D non vuole quindi essere considerata come un’opzione, anche se: «l’irreparabile non cambierebbe le prospettive societarie».

«Nelle mie esperienze ho sempre avuto un referente forte ma ho lavorato con piena autonomia nella gestione della squadra – ha aggiunto il dg – Laddove non ho potuto farlo, ho salutato e sono andato via. A Genova sono rimasto 47 giorni, strappando un contratto di 6 milioni di euro, prima di iniziare il campionato. Non ho mai considerato il calcio un gioco, per me è sofferenza, passione, costruzione di azienda e conquista del risultato».

Pochi dubbi anche riguardo la guida tecnica, mentre resta più di qualche ombra sul futuro del ds Di Battista: «Mister Gattuso non lo conoscevo di persona ma l’ho visto a Como nell’anno in cui ha vinto il campionato di C e nell’anno successivo con la salvezza in B – ha affermato Lo Monaco – E’ stata una piacevolissima sorpresa. Andremo avanti con lui. Di Battista è il direttore sportivo. Andremo ad organizzarci meglio quando subentrano gruppi e volti nuovi. Nei prossimi giorni definiremo l’organico in ogni sua voce».

La nuova proprietà, nel frattempo, ha già assistito al suo primo match allo stadio, ovvero la bruciante sconfitta contro la Triestina che il nuovo direttore generale ha così commentato: «Domenica mi è dispiaciuto molto il risultato finale, aldilà dei punti che pesavano tanto, ma anche per i ragazzi. Sono stati ammirevoli per come si sono difesi. Vedendo le statistiche, il Novara è la squadra che negli ultimi minuti di gioco ha subito più gol. Bisogna invertire questa tendenza».

Lo Monaco: «L’idea è che Novarello sia la nostra casa, ma prima voglio parlare con De Salvo»

Idee chiare da parte della nuova proprietà anche per quanto riguarda le strutture. «Sicuramente ci saranno dei cambiamenti – ha spiegato il dg -. Novarello? Preferisco non rispondere perché aspetto di parlare con la famiglia De Salvo. Dico solo che la sua fama è nata sotto la spinta del Novara Calcio. Domani vedrò il centro sportivo per la prima volta, l’idea nostra è che Novarello sia la casa del Novara». Il vivaio azzurro avrà un ruolo centrale anche nel nuovo corso. «Nelle società in cui sono stato, ho sempre voluto vedere il settore giovanile, cosa che farò anche qui con la pausa del campionato – le parole di Lo Monaco -. Vogliamo che questo sia un punto di riferimento e Novarello diventa, in questo senso, strategico».

La Rosa: «Tutti uniti attorno alla maglia, non solo a parole». Boveri: «Accettare Novara è stato molto semplice»

Lo Monaco, che nel frattempo ha comunicato che vivrà a Novara, lavorerà a stretto contatto col presidente La Rosa, che ha speso parole che suonano come musica per i tifosi azzurri: «Sino a maggio sono stato presidente del Trapani, incarico arrivato dopo aver portato il Giarre (altra squadra siciliana) in serie D. Dopo aver ceduto la squadra a maggio, ho ricevuto tante richieste dopo per tornare a fare calcio. Con Stinà e Lo Monaco ho avuto la sensazione di aver fatto la scelta giusta. Questa è una piazza per la quale desidero d’impegnarmi per un progetto importante. Percepisco la delusione ma dobbiamo ricreare entusiasmo. In questi mesi avremo la possibilità di lavorare per farci apprezzare, dimostrando a tutti umiltà e serietà. Oggi dobbiamo stringerci attorno alla maglia e al Novara. Auspico un gruppo unito con i tifosi, le forze economiche e politiche locali. Oggi è facile parlare, dobbiamo agire e dimostrare».

Lo Monaco ha quindi spiegato com’è nata la trattiva tra la cordata e Ferranti: «Ho ricevuto una chiamata dal dottor Stinà che mi parla del Novara in vendita a un euro, con la società acquirente che si sarebbe accollata la situazione debitoria presente e futura. Abbiamo visto i numeri, non entusiasmanti, e abbiamo messo insieme un gruppo forte. La Rosa in Sicilia è un imprenditore di primo livello e la famiglia Boveri, già proprietaria della Cairese (squadra di Eccellenza), ha il pallino del pallone». «Accettare il progetto di Pietro (Lo Monaco) è stato semplice perché è una persona di calcio e con lui non si può che essere tranquilli» ha commentato invece Fabio Boveri.

La società si è già mossa sul mercato

In questo senso, il direttore si è già messo al lavoro, pescando dal mercato degli svincolati: «Ad oggi abbiamo già preso un giocatore, il 28 dicembre ne chiuderemo altri due – ha dichiarato Lo Monaco -. Dico solo che il primo acquisto è islandese e arriverà alla ripresa del campionato. Se vuoi risalire, devi preparare una squadra che deve essere competitiva in zona playoff perché c’è un percorso irto di difficoltà davanti». A tal proposito, tutto lascia intendere che il primo acquisto azzurro della nuova proprietà sarà Árni Vilhjálmsson, ex attaccante dei lituani dello Zalgiris, coi quali vanta due presenze in Champions League.

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Fabio Silvestre

Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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