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Romentino, i neodiplomati firmano il parco della Camarlona con la street art

Sono comparsi lo scorso weekend nel parco della Camarlona di Romentino i disegni realizzati dai neo-diplomati dell’IIS “Biagio Pascal” di Romentino, coinvolti negli ultimi due anni scolastici dal progetto “PiIL – Percorsi integrati di Inclusione e Lavoro” dell’associazione Territorio e Cultura Odv. Sabato 24 luglio gli studenti si sono ritrovati muniti di spray, pennelli e latte di colore per dare il benvenuto a chi arriva alla Camarlona con farfalle arcobaleno, un grande albero ed un cielo diurno e notturno. L’ultima attività insieme per alcuni allievi delle due quinte del liceo scientifico non è stato così l’esame di maturità, ma la realizzazione di un luminoso murales e di arredi urbani a tema. Per gli studenti è stato in tal modo possibile portare a termine un percorso che li aveva visti protagonisti nel pensare e progettare i primi bozzetti di quello che sarebbe diventato il dipinto murale. Gli stessi bozzetti che erano stati presentati l’anno scorso ad alcune classi della scuola primaria di Romentino, in occasione di una mattinata di incontri e laboratori che era stata organizzata nell’ambito del progetto, ancora in epoca pre-Covid. I bambini avevano così potuto partecipare e contribuire con la loro fantasia e il loro entusiasmo contagioso al progetto di rigenerzione del parco.

«Era una attività che avevamo in programma da tempo ma che abbiamo dovuto rimandare più volte, a causa dell’emergenza Covid prima e delle prove dell’esame di Stato poi  – spiegano Giacomo Balduzzi e Davide Servetti, docenti universitari e coordinatori del progetto per conto dell’Associazione Territorio e Cultura – Nonostante la scuola fosse ormai finita, l’adesione è stata inaspettata ed entusiasta da parte di diversi studenti che hanno partecipato all’iniziativa rigenerazione del parco, sin dalla progettazione, grazie alla regia di un team di insegnanti coordinato dalla professoressa Maria Luisa Marchio». Hanno voluto essere presenti durante la giornata di lavoro, per osservare direttamente l’opera “prendere forma”, tra gli altri, la dirigente dell’Istituto “Pascal” Marina Verzoletto, il Vicesindaco Carlo Gambaro e l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Calella. Fin dalla partenza del progetto PiIL nel 2019, la scuola e l’amministrazione comunale avevano stipulato un accordo di collaborazione per iniziative congiunte finalizzate alla rivitalizzazione urbanistica e sociale del Parco della Camarlona. «La convenzione – sottolineano i coordinatori di PiIL – potrà continuare a essere uno strumento di collaborazione tra l’Istituto scolastico e il Comune anche dopo la conclusione del progetto». E le idee per proseguire nella collaborazione sembrano non mancare, a partire dall’inaugurazione del parco con il nuovo dipinto murale, in programmazione per il prossimo settembre.

Per realizzare il murales e dipingere le panchine del parco gli studenti-artisti della ex 5 A L e 5 B OSA hanno potuto contare non solo sul supporto del Comune di Romentino, che ha dato loro fiducia anche per rivitalizzare un’area verde pubblica ancora non completamente attrezzata, ma sulla collaborazione dell’intera comunità locale, come dimostrano due gesti di generosità che hanno consentito di rimettere a nuovo il muro e le panchine decorate dai ragazzi. Infatti, il Comune ha ricevuto anzitutto l’autorizzazione all’utilizzo della parete dal privato proprietario dell’immobile confinante con il parco, ovvero l’architetto Laura Occhetta, componente dell’amministrazione comunale e figlia del celebre Pio Occhetta, ricordato per l’intensa, prolifica ed originale attività di architetto ed urbanista, nonché a lungo professore di Tecnologia delle Costruzioni all’Istituto per geometri “Nervi” di Novara. Inoltre, il rifacimento delle superfici è stato possibile grazie all’intervento, a titolo gratuito, di una impresa locale (la RS immobiliare, di Adriatik Rizvani). A condurre gli studenti nella realizzazione dell’opera gli studenti è stata invece una guida d’eccezione: l’artista urbano novarese Federico Vullo, in arte Luvol, che, su incarico di Territorio e Cultura, ha messo a disposizione la sua esperienza e la sua competenza per questo progetto. Un esempio di collaborazione tra istituzioni, terzo settore, impresa e singoli cittadini che i promotori del progetto auspicano possa proseguire nel futuro.

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