PalaEolo ancora chiuso, il Comune realizza una tensostruttura

Sono destinati ad allungarsi i tempi per la riapertura del PalaEolo, il palazzetto dello sport di Castelletto Ticino. Ma nel frattempo l’amministrazione comunale si è mossa per trovare un’alternativa per la realizzazione di una tensostruttura destinata alle società sportive che utilizzavano il palazzetto e che si sono trovate in difficoltà.

Come è noto, all’inizio del mese di luglio si è mossa la magistratura e l’impianto di via del Lago (il secondo per capienza dell’intera provincia di Novara) è stato posto sotto sequestro. A mettere i sigilli all’impianto sportivo sono stati i carabinieri su ordine della Procura di Novara.

«Si è trattato di un provvedimento cautelativo – conferma il vicesindaco e assessore allo Sport di Castelletto, Vito Diluca – e anche per questo ringraziamo il pm per la massima collaborazione che ha voluto prestarci». Con questo ulteriore provvedimento si è di fatto interrotto anche il lavoro di monitoraggio sulla struttura, dopo che il palazzetto era già stato chiuso nello scorso autunno a seguito di una verifica per la presenza di fessure nella struttura portante del manufatto la cui inaugurazione, lo ricordiamo, risale al 2006.

 

 

La chiusura del palazzetto ha provocato numerosi disagi alle società che lo utilizzavano. Prima fra tutte quella di pallacanestro Mamy Oleggio, club di serie B: «Siamo in una categoria appena sotto il professionismo – dicono dalla società oleggese – con un’attività programmata settimana dopo settimana non solo da noi, ma anche dalle avversarie che dobbiamo affrontare. E poi vi è tutta l’attività del settore giovanile. Dovendo comunicare alla Federazione con un congruo anticipo una sede per le nostre gare interne abbiamo colto al volo l’occasione presentataci dallo SportCube di Cameri, che ha ottenuto una deroga da parte della Federbasket. Non potevamo aspettare ulteriormente».

Oltre alla Mamy l’impianto era da tempo utilizzato dalla Polisportiva Varese, club di ginnastica ritmica che in seguito alla chiusura del PalaEolo si era inizialmente trasferita in una struttura privata di Dormelletto: «Pur essendo in un’altra regione – queste le dichiarazioni di Nicolò Maffeis, presidente del club lombardo – il palazzetto di Castelletto veniva perfettamente incontro alla nostre esigenze. La sua chiusura ha provocato danni economici e disagi rilevanti se si considera unicamente la posizione di una delle nostre ragazze che, essendo nel giro della Nazionale, ha bisogno di allenarsi qualcosa come 9 ore al giorno».

Ma se la Mamy ha trovato una soluzione alternativa, diverso si può dire per le società medio piccole di Castelletto. Ancora Diluca: «Come amministrazione castellettese siamo stati ben felici di ospitare le gare di serie B di Oleggio, pur sapendo che un domani quella squadra, come nel suo diritto, avrebbe voluto tornare a giocare nella sua sede. Ora posso dire che saremo contenti se dovesse tornare da noi una volta superati i problemi del PalaEolo, anche se dobbiamo pensare prima di tutto all’attività di base del paese».

L’impianto di via del Lago era infatti utilizzato da diverse realtà locali, dall’Accademia Judo al B.T Castelletto, sino a un’altra società cestistica impegnata a promuovere l’attività sportiva ai diversamente abili: «Oltre all’utilizzo ordinario – ricorda ancora l’assessore – diversi erano gli eventi organizzati da queste realtà. Appuntamenti di una certa importanza, che richiamavano anche un buon pubblico vista la capienza dell’impianto. Per cercare di superare questa situazione abbiamo pubblicato un bando per la ricerca di una ditta specializzata nella fornitura temporanea (si parla almeno di sei mesi) e posa di una tensostruttura dove permettere a queste associazioni sportive di continuare la loro attività. Dove sarà montata non abbiamo ancora deciso, perché riteniamo che possa essere l’ultimo dei problemi. Importante è farlo». Sperando sempre in una futura riapertura del PalaEolo.

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Luca Mattioli

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Sono destinati ad allungarsi i tempi per la riapertura del PalaEolo, il palazzetto dello sport di Castelletto Ticino. Ma nel frattempo l'amministrazione comunale si è mossa per trovare un'alternativa per la realizzazione di una tensostruttura destinata alle società sportive che utilizzavano il palazzetto e che si sono trovate in difficoltà. Come è noto, all’inizio del mese di luglio si è mossa la magistratura e l’impianto di via del Lago (il secondo per capienza dell’intera provincia di Novara) è stato posto sotto sequestro. A mettere i sigilli all’impianto sportivo sono stati i carabinieri su ordine della Procura di Novara. «Si è trattato di un provvedimento cautelativo - conferma il vicesindaco e assessore allo Sport di Castelletto, Vito Diluca - e anche per questo ringraziamo il pm per la massima collaborazione che ha voluto prestarci». Con questo ulteriore provvedimento si è di fatto interrotto anche il lavoro di monitoraggio sulla struttura, dopo che il palazzetto era già stato chiuso nello scorso autunno a seguito di una verifica per la presenza di fessure nella struttura portante del manufatto la cui inaugurazione, lo ricordiamo, risale al 2006.     La chiusura del palazzetto ha provocato numerosi disagi alle società che lo utilizzavano. Prima fra tutte quella di pallacanestro Mamy Oleggio, club di serie B: «Siamo in una categoria appena sotto il professionismo - dicono dalla società oleggese - con un’attività programmata settimana dopo settimana non solo da noi, ma anche dalle avversarie che dobbiamo affrontare. E poi vi è tutta l’attività del settore giovanile. Dovendo comunicare alla Federazione con un congruo anticipo una sede per le nostre gare interne abbiamo colto al volo l’occasione presentataci dallo SportCube di Cameri, che ha ottenuto una deroga da parte della Federbasket. Non potevamo aspettare ulteriormente». Oltre alla Mamy l’impianto era da tempo utilizzato dalla Polisportiva Varese, club di ginnastica ritmica che in seguito alla chiusura del PalaEolo si era inizialmente trasferita in una struttura privata di Dormelletto: «Pur essendo in un’altra regione - queste le dichiarazioni di Nicolò Maffeis, presidente del club lombardo - il palazzetto di Castelletto veniva perfettamente incontro alla nostre esigenze. La sua chiusura ha provocato danni economici e disagi rilevanti se si considera unicamente la posizione di una delle nostre ragazze che, essendo nel giro della Nazionale, ha bisogno di allenarsi qualcosa come 9 ore al giorno». Ma se la Mamy ha trovato una soluzione alternativa, diverso si può dire per le società medio piccole di Castelletto. Ancora Diluca: «Come amministrazione castellettese siamo stati ben felici di ospitare le gare di serie B di Oleggio, pur sapendo che un domani quella squadra, come nel suo diritto, avrebbe voluto tornare a giocare nella sua sede. Ora posso dire che saremo contenti se dovesse tornare da noi una volta superati i problemi del PalaEolo, anche se dobbiamo pensare prima di tutto all’attività di base del paese». L’impianto di via del Lago era infatti utilizzato da diverse realtà locali, dall’Accademia Judo al B.T Castelletto, sino a un’altra società cestistica impegnata a promuovere l’attività sportiva ai diversamente abili: «Oltre all’utilizzo ordinario - ricorda ancora l’assessore - diversi erano gli eventi organizzati da queste realtà. Appuntamenti di una certa importanza, che richiamavano anche un buon pubblico vista la capienza dell’impianto. Per cercare di superare questa situazione abbiamo pubblicato un bando per la ricerca di una ditta specializzata nella fornitura temporanea (si parla almeno di sei mesi) e posa di una tensostruttura dove permettere a queste associazioni sportive di continuare la loro attività. Dove sarà montata non abbiamo ancora deciso, perché riteniamo che possa essere l’ultimo dei problemi. Importante è farlo». Sperando sempre in una futura riapertura del PalaEolo.

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