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La Tanbo Art torna nelle risaie del Razza77 fra Tornaco e Borgolavezzaro

L'intenzione è di trasformare la strada campestre fra Tornaco e Vignarello nella “Route 77”, un percorso turistico, artistico e gastronomico

Nonostante la stagione difficile dal punto di vista climatico, gli Agricoltori Custodi del riso Razza77, uniti nella “Comunità Slow Food per la Valorizzazione del Riso Razza77”, hanno voluto dare un segnale di continuità e costante investimento per la promozione del territorio della Bassa Novarese. Torna dunque per il quarto anno consecutivo la Tanbo Art (dal Giapponese “arte di risaia”), un appuntamento ormai noto e atteso ogni estate anche al di fuori del settore agricolo, perchè sempre più accessibile e visibile da turisti e passanti.

Quest’anno le piantine di riso verdi e nere sono servite per comporre due opere: “Slow77”, un quadrato di 30 metri per 30 di risaia sulla strada campestre che collega Tornaco alla frazione Vignarello, nella piana di Silvio Nai Oleari, uno dei custodi della storica varietà di riso. Il disegno rappresenta la chiocciola di Slow Food modificata con gli iconici 77 della nota varietà di riso: un omaggio a Slow Food per avere accolto il gruppo di risicoltori fra le sue comunità. Grazie al supporto del Comune, sul posto sono stati collocati una panchina e un pannello informativo.

L’altra opera, “E.T.77”, è stata realizzata in occasione del quarantesimo anno dall’uscita del film “E.T. L’Extraterrestre”; si trova alla cascina Caccia di Borgolavezzaro, grazie al supporto della famiglia Cremona, anch’essa parte della Comunità. Anche quest’opera misura 30×30 ma è visibile unicamente dal cielo mediante l’ausilio di droni aerei.

«Le opere sono per loro stessa natura mutevoli e temporanee, poiché seguono il ciclo del riso e verranno mietute tra settembre e ottobre – raccontano i risicoltori -. Diversi volontari si occupano della semina, della cura e della monda dei disegni che richiedono una costante manutenzione. Questo percorso ha lo scopo di condividere questa forma d’arte con il territorio e farne un elemento di valorizzazione e distinzione oltre che creare momenti di aggregazione culturale e sociale».

Non solo Tanbo Art, però. Lungo la strada campestre che collega Tornaco a Vignarello è possibile vedere anche la mondina gigante, che già avevo fatto capolino nelle campagne lo scorso anno, e i “77” di paglia giganti, che già erano stati esposti nel comune di Terdobbiate per le festività natalizie. «Fra le nostre intenzioni – proseguono gli agricoltori – c’è quello si trasformare questa strada nella “Route 77”, un percorso turistico, artistico e gastronomico per scoprire le particolarità e bellezze di questo territorio e di questa storica varietà di riso sempre più apprezzata nelle cucine degli appassionati e degli chef».

Il gruppo di risicoltori della Bassa è stato il primo in Italia a tentare con successo la realizzazione di queste opere d’arte; il primo esperimento è del 2019 con la riproduzione del logo della storica varietà Razza77. Del 2020, invece, l’opera “Italia 77” che riproduceva lo stivale d’Italia, mentre il 2021 è stato l’anno di “Dante77” e dell’omaggio all’Agenzia Turistica Locale Novarese.

Che cos’è il Razza77

Il Razza77 è una varietà storica di riso italiano da conservazione appartenente al gruppo merceologico dei superfini (risi tradizionalmente da risotto), selezionato a Bologna nel 1941. Questa varietà ha rappresentato un riferimento per la risicoltura e la cucina Italiana fra gli anni ’50 e ’70 del Novecento prima di essere abbandonata ed uscire definitivamente dall’elenco delle varietà nazionali nel 1978 per via della scarsa resa produttiva a favore di varietà più resistenti dalla più alta efficienza agronomica.

La varietà è stata recuperata nella Bassa Novarese a partire dal 2014 ad opera di un gruppo di appassionati risicoltori (Nai Oleari, Bernascone e Rizzotti) unitisi successivamente nella Società Agricola Risicultori di Razza. Nel frattempo, nel 2018, il Razza77 è stato dapprima riconosciuto come varietà storica da conservazione dal MIPAAFT e successivamente come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Piemonte (PAT). Nel 2020 infine, il Razza77 è entrato a far parte dell’Arca del Gusto della Fondazione Slow Food.

A distanza di otto anni dalla riscoperta di questa varietà, sono numerose le aziende e le istituzioni di sei comuni della Bassa (Tornaco, Vespolate, Borgolavezzaro, Garbagna, Nibbiola e Terdobbiate) che contribuiscono a vario titolo alla valorizzazione del Razza77.


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