A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Centro Antiviolenza dell’area Nord novarese, gestito dalla cooperativa sociale Irene, ha lanciato la campagna “Dillo Chiaro – Smacchia il Silenzio”, un’iniziativa che punta a raccogliere 15mila euro per rafforzare il sostegno psicologico alle donne che subiscono violenza nel territorio. Il progetto, dal valore complessivo di 24mila euro, è già stato finanziato in parte grazie al bando “Rompi il silenzio” di Confcooperative, che ha coperto 9mila euro, mentre la parte restante dovrà arrivare dalla comunità.
La campagna nasce con l’obiettivo di scardinare la convinzione secondo cui la violenza domestica sia un affare privato da tenere nascosto tra le mura di casa. Da qui l’immagine simbolo di un sapone chiamato “Dillo Chiaro”, metafora di una parola che “smacchia” il silenzio e libera dalla vergogna. «La violenza di genere non è mai un affare privato, da tenere tra le mura di casa», ha sottolineato la responsabile del CAV, Chiara Zanetta. «È un problema sociale. I panni sporchi di violenza non solo non si lavano in casa, ma è necessario condividere, parlare e denunciare per innescare un cambiamento». L’iniziativa vuole infatti promuovere un linguaggio costruttivo e positivo, spingendo a parlare, a chiedere aiuto e a non restare soli di fronte alla violenza.
Con i fondi raccolti, la cooperativa Irene intende garantire dieci sedute di sostegno psicologico a sessanta donne e costruire una rete di quaranta professionisti della salute mentale distribuiti nei cinquantadue comuni dell’alto novarese, avvicinando così i servizi al territorio. «Oggi, nel nostro territorio, sono troppo pochi gli sportelli aperti gratuitamente alle donne che subiscono violenza», hanno spiegato le operatrici. «Abbiamo bisogno di ampliare la rete di professionisti e di portare l’ascolto in ogni comunità. Ogni voce che si alza, ogni storia che si racconta, è un passo verso il cambiamento».
Per sostenere il progetto, oltre alla donazione libera, è possibile prenotare una saponetta da 200 grammi al profumo di talco, realizzata dall’officina cosmetica Antichi Ricordi di Borgosesia riutilizzando scarti di sapone. Ne sono disponibili 500 e possono essere richieste con una donazione minima di dieci euro: un simbolo semplice, ma capace di diventare veicolo di consapevolezza, anche come dono natalizio.
«Chiedere aiuto è il primo passo per ricominciare», è il messaggio che la campagna rivolge a tutte le donne. La violenza non è mai una questione privata, ma un problema collettivo. E ogni persona può contribuire a costruire una cultura del rispetto, dell’ascolto e del non giudizio.




