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«Hanno impiegato meno a costruire il ponte di Genova che il cavalcavia Porta Milano»

La presentazione di quattro interrogazioni è stato solo un pretesto. In realtà dal gruppo consiliare del Pd (rappresentato da Rossano Pirovano, il capogruppo, e poi Nicola Fonzo, Emanuela Allegra e Annunziatino Zampogna), nella conferenza stampa di oggi, mercoledì 5 agosto, è partito un nuovo e autentico attacco nei confronti dell’amministrazione Canelli. Si è cominciato con le vicissitudini legate alla prova sportiva del concorso riguardante l’assunzione di 18 nuovi agenti di Polizia municipale che, per Pirovano, «hanno messo per l’ennesima volta in ridicolo l’amministrazione novarese a livello nazionale. Un imprevisto può sempre capitare, ma la cosa più ridicola sono state le dichiarazioni degli “attori” protagonisti di quella che sportivamente parlando possiamo definire una falsa partenza, a partire dall’assessore Chiarelli».

Per il capogruppo dem un esponente della giunta «non può dichiarare che al bando per la gestione del campo di atletica Gorla non parteciperà nessuno se non… l’attuale gestore; e che tutto va bene nonostante numerose segnalazioni contrarie da parte di cittadini». Ma, sempre secondo Pirovano, la figuraccia si è avuta in occasione della tanto discussa prova «con la mancata presenza di chi doveva garantire il corretto svolgimento della stessa. Se la prova era stata programmata per un’ora è inaccettabile che alcuni componenti della commissione si siano presentiti in ritardo. Ci sono concause nelle responsabilità, senza dimenticare che si trattava di un concorso pubblico, con persone che arrivavano da tutta Italia e che hanno dovuto affrontare un disagio. Chi le risarcirà?».

 

 

Sempre in tema sportivo, Allegra ha voluto toccare lo Sporting, ricordando come in occasione di un commissione l’assessore Chiarelli «annunciò un importante bando per la gestione completa dell’impianto del Terdoppio. La prima cosa che ci balzò all’occhio fu la sostenibilità economica di questa gara». L’attuale gestione, affidata a Sport Management, «scade il 31 agosto e ora non abbiamo ancora nessuna notizia né di questa gara, né di un annunciato bando “ponte”. Come al solito si fanno annunci per poi ritornare sui propri passi».

Dallo sport al De Pagave il passo è stato breve: «Nei giorni scorsi – ha detto Fonzo – il sindaco ha fatto trapelare la notizia della manifestazione d’interesse da parte di un privato in merito alla gestione della casa di riposto. A nostro parere si tratta di una vicenda molto rilevante per Novara, un’autentica pietra miliare sul malgoverno della città, che non può passare sotto traccia. Nel momento in cui il sindaco, e non il consiglio comunale, nominerà il nuovo cda sarà lui a dare ai componenti un mandato preciso. Se si volesse esternalizzare la più importante Rsa della città dovrà dirlo chiaramente, in assoluta trasparenza, garantendo i servizi e i posti di lavoro, visto che i dipendenti stanno vivendo in una situazione di estrema incertezza».

Senza dimenticare la parte storica del De Pagave, quello che si affaccia sulla piazza San Martino, «che sta cadendo a pezzi e che necessita di interventi di messa in sicurezza». Dal punto di vista strettamente sanitario, ha ricordato infine Zampogna, «non dobbiamo dimenticarci che ci sono stati quaranta decessi. Una delle problematiche è stata dovuta alla saltuaria presenza del direttore sanitario. Una cosa risaputa ma non è stato fatto nulla. Ci si è affidati unicamente alla disponibilità di alcuni medici volontari senza constatare la gravità del problema». Sull’intera gestione del Codid per Zampogna «il sindaco si è mosso bene unicamente per l’immagine e la comunicazione». Infine, un successivo passaggio sulla gestione del Coccia: «Si è parlato di danno d’immagine per il teatro novarese. Forse la cosa è stata dovuta a una presidente inadeguata, non certo nominata dall’opposizione». Insomma, per il Partito Democratico novarese il malgoverno della città può forse essere riassunto nella battuta di Pirovano: «Hanno impiegato meno tempo a ricostruire il ponte di Genova che il cavalcavia Porta Milano».

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Luca Mattioli

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