“L’imprevista”: l’autobiografia politica di Elly Schlein 

Esce edita da Feltrinelli l’autobiografia politica di Elly Schlein: “L’imprevista. Un altra visione del futuro”, scritta insieme alla giornalista Susanna Turco. Nella biografia si coglie la caratteristica eminente di Schlein: non è una postcomunista, una postdemocristiana , non può esserlo per l’età, non ha ancora quarant’anni ed era una bimba quando è finita la Prima Repubblica.

Ha vissuto fino a 19 anni a Lugano dove era una straniera in mezzo a molti stranieri, soprattutto italiani, in un altro Paese e da qui la sua scelta di fare dello ius soli una grande battaglia ideale e politica, perché non è facile crescere da stranieri nemmeno in Svizzera. 

La sua prima esperienza politica non l’ha fatta in Italia ma negli USA, nella campagna presidenziale di Obama, che è stata la scoperta di una grande coalizione di persone molto diverse per comunità etnica, provenienza, religione , età , sensibilità politica unite dal voler essere alternativi alla destra e da qui il suo resistere ad ogni tentazione polemica o egemonica per tentare di costruire una grande coalizione anche in Italia per l’alternativa a Giorgia Meloni. 

Poi il rapporto con il Pd: sempre difficile e tormentato, dalla contestazione del governo di larghe intese, fino ad uscire dal Pd in dissenso sul Jobs Act e la riforma costituzionale di Renzi per poi rientrare prima nelle liste alla Camera e diventare poi addirittura Segretario del Pd. 

Per questo rifiuta un partito personale e leaderistico e accetta di discutere sempre, ascoltare tutti, girare sempre , imparare in mille incontri, mediare all’interno e all’esterno.

Consapevole di essere nel mirino degli attacchi proprio perché donna, giovane, omosessuale, di sinistra ha in mente una politica che abbia perfino l’ambizione di ridare speranza, di non lasciare sole le persone insistendo su temi concreti come il salario minimo, le liste di attesa e la sanità pubblica, la scuola pubblica, la pace. 

Schlein è convinta di essere così, di non volersi far cambiare dalla politica e di cercare così di cambiarla.

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Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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“L’imprevista”: l’autobiografia politica di Elly Schlein 

Esce edita da Feltrinelli l'autobiografia politica di Elly Schlein: "L’imprevista. Un altra visione del futuro”, scritta insieme alla giornalista Susanna Turco. Nella biografia si coglie la caratteristica eminente di Schlein: non è una postcomunista, una postdemocristiana , non può esserlo per l’età, non ha ancora quarant’anni ed era una bimba quando è finita la Prima Repubblica.

Ha vissuto fino a 19 anni a Lugano dove era una straniera in mezzo a molti stranieri, soprattutto italiani, in un altro Paese e da qui la sua scelta di fare dello ius soli una grande battaglia ideale e politica, perché non è facile crescere da stranieri nemmeno in Svizzera. 

La sua prima esperienza politica non l’ha fatta in Italia ma negli USA, nella campagna presidenziale di Obama, che è stata la scoperta di una grande coalizione di persone molto diverse per comunità etnica, provenienza, religione , età , sensibilità politica unite dal voler essere alternativi alla destra e da qui il suo resistere ad ogni tentazione polemica o egemonica per tentare di costruire una grande coalizione anche in Italia per l’alternativa a Giorgia Meloni. 

Poi il rapporto con il Pd: sempre difficile e tormentato, dalla contestazione del governo di larghe intese, fino ad uscire dal Pd in dissenso sul Jobs Act e la riforma costituzionale di Renzi per poi rientrare prima nelle liste alla Camera e diventare poi addirittura Segretario del Pd. 

Per questo rifiuta un partito personale e leaderistico e accetta di discutere sempre, ascoltare tutti, girare sempre , imparare in mille incontri, mediare all’interno e all’esterno.

Consapevole di essere nel mirino degli attacchi proprio perché donna, giovane, omosessuale, di sinistra ha in mente una politica che abbia perfino l’ambizione di ridare speranza, di non lasciare sole le persone insistendo su temi concreti come il salario minimo, le liste di attesa e la sanità pubblica, la scuola pubblica, la pace. 

Schlein è convinta di essere così, di non volersi far cambiare dalla politica e di cercare così di cambiarla.

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