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“ Immagino un partito che sappia parlare come la gente al bar”. 

Stefano Bonaccini, candidato alla Segreteria del Pd. 

Si tratta, ovviamente, di una battuta per dire che i politici del Pd dovrebbero esprimersi in modo chiaro, semplice, accessibile ai più e comprensibile non solo agli intellettuali ma soprattutto alla gente comune.

Poi Bonaccini ha anche un po’ esagerato quando ha aggiunto : “ che si faccia capire in 30 secondi”.

Non sono cose nuove: Berlusconi all’inizio della sua carriera politica, che lo avrebbe portato a diventare Premier, diceva che l’elettore è un bambino che fa le elementari e bisogna farsi capire da lui.

Dopo 30 anni al giornalista che gli chiese se la pensava ancora così rispose che ora l’elettore stava facendo le medie, un’età in cui si pensa soprattutto al calcio e si parla molto di sesso anche non si pratica ancora.

Certo che se sto al bar che frequento in genere i discorsi sono un po’ questi.

L’ergastolo ostativo non esiste, l’ergastolo è ergastolo e basta, anzi non basterebbe mai, va scontato e basta , possibilmente senza tv e se i politici vogliono portare il sesso in carcere vanno condannati anche loro all’ergastolo.

La colpa del prezzo della benzina è dei manager delle società petrolifere che pensano solo ai loro profitti, anche loro andrebbero condannati a pane e acqua.

Lo stipendio di un politico per quelli del mio bar dovrebbe essere poco più di 1200 euro, al massimo 1400.

La gente del mio bar, di destra e di sinistra si esprime così , parla così e la pensa più o meno così e non gli interessa molto di essere giudicata populista.

Ora onestamente non credo che Bonaccini vorrà mai le cose che chiedono alla politica nel mio Bar ma nemmeno la Schlein o Cuperlo , per cui forse la metafora del Bar è meglio metterla da parte. 

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Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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