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Domani a Torino saranno insigniti i nuovi “Maestri del lavoro”

Al Conservatorio Giuseppe Verdi del capoluogo piemontese si rinnova la cerimonia dell'onoreficenza conferita dal presidente della Repubblica. Tredici i premiati per il 2022 delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, uno di loro rappresenterà il Piemonte al Quirinale

Due mesi fa, con la diminuzione delle restrizioni dovute alla pandemia, sono state “recuperate” le cerimonie del 2020 e 2021, domani l’appuntamento con la consegna della decorazione della “Stella al merito del lavoro” ritrova la sua collocazione naturale. L’onoreficenza viene infatti conferita annualmente in occasione della giornata del 1° maggio – Festa del lavoro – dal presidente della Repubblica a mille lavoratori dipendenti di tutta Italia con almeno 50 anni di età e 25 ininterrotti di lavoro come dipendente. I decorati devono essersi particolarmente distinti per eccellenti meriti di perizia e laboriosità, buona condotta morale e avere migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione con invenzioni e innovazioni nel campo tecnico e produttivo, o aver contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro, o essersi prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.


Dal punto di vista storico riprende un’analoga decorazione – “Del merito agrario e industriale” per gli imprenditori e una “medaglia d’onore” per i loro dipendenti – istituita nel 1898 dal re Umberto I. Il suo successore, Vittorio Emanuele III, nel 1901 la trasformò nell’“Ordine cavalleresco al merito agrario, industriale e commerciale”, allargandone la possibilità di conferimento ai dipendenti operai. Nel 1923 l’ordine, che nel frattempo aveva mutato la sua denominazione in “Ordine al merito del lavoro” venne sdoppiato: l’accesso venne riservato ai soli titolari d’impresa mentre per i dipendenti venne istituita la “Stella al merito del lavoro”. I conferimenti proseguirono sino al 1943 per poi cessare in seguito agli eventi bellici, riprendendo in ambito repubblicano nel 1952.


La cerimonia si tiene in ogni capoluogo di regione e quella piemontese è in programma domani a Torino presso il Conservatorio Giuseppe Verdi. Tredici sono in questa occasione i neo insigniti del titolo di “Maestro del lavoro” per le province di Novara e Verbano Cusio Ossola. Ogni regione ha poi provveduto a sorteggiare un nominativo che riceverà le insegne a Roma dal ministro del Lavoro in occasione della cerimonia principale in programma al Quirinale. L’onore è toccato a un neo maestro del nostro territorio, Ilaria Rosalma Guglielmetti. Nata a Novara nel 1969 e residente a Bogogno, sin dal 1989 è impiegata presso la Sime Srl inizialmente nel settore amministrativo. Ha svolto mansioni di centralinista, segretaria di direzione all’ufficio tecnico, responsabile acquisti in collaborazione con i diversi reparti produttivi e supporto all’ufficio amministrativo per registrazioni contabili e fatturazione attiva.


Gli altri insigniti sono Pierluigi Antonietti, residente a Novara, 35 anni di servizio all’Enel – Servizio elettrico nazionale; Mario Barbaglia, di Sozzago, 41 di servizio; Fabio Cannavanetta, di Galliate, 31 anni di servizio; Francesco Carginale, di Trecate, 39 anni di servizio; Enrico Mario Felicella, di Novara, 33 anni di servizio; Davide Iacometti, di Trecate, 37 anni di servizio; Giuseppe Macchione, di Borgo Ticino, 33 anni di servizio; Alberto Marella, di Trecate, 40 anni di servizio; Giovanni Mosca, di Cameri, 41 anni di servizio; Adriano Spadin, di Trecate, collocato a riposo dallo scorso 1° aprile, 43 anni di servizio; Bruno Villella, di Borgo Ticino, 43 anni di servizio. Infine, l’unico premiato del Vco, Giuseppe Poletti, di Villadossola, 44 anno di servizio, in pensione dal 2018.

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Luca Mattioli

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