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Omar innovation lab 4.0: «Entro il 2025 pronti almeno 40 ragazzi all’anno»

Meritor, Igor Gorgonzola, Colines, Esseco, Rochling, Caleffi, Cristina Rubinetterie, Comoli Ferrari, Siemens: sono le otto grandi aziende che hanno scelto di “andare a scuola” all’Iti Omar per formare ragazzi che siano pronti e competenti. Da qui la novità del nuovo corso, che partirà a settembre, Meccanica a indirizzo Meccatronica, Automazione e Robotica. Un incontro nel pomeriggio di ieri, giovedì 17, con anche la presenza fra le autorità del governatore Cirio, ha delineato il progetto

Diplomare all’anno, entro il 2025, almeno fra ai 35 e  i 40 ragazzi, lavorare per valorizzare le potenzialità dei ragazzi, insegnare loro a impegnarsi per obiettivi in squadra e in contesti multilinguistici, stimolare competenze nuove e non solo in ambito tecnologico. Sono solo alcuni degli obiettivi che si pone l’Omar Innovation Lab 4.0, il prestigioso progetto all’avanguardia che vede coinvolte otto aziende del territorio con l’Iti Omar a Oleggio e il Comune di Oleggio per la realizzazione, a partire dall’anno scolastico 2021/2022, del nuovo corso di Meccanica a indirizzo Meccatronica, Automazione e Robotica. Un progetto all’avanguardia perché grazie alle aziende, Meritor, Igor Gorgonzola, Colines, Esseco, Rochling, Caleffi, Cristina Rubinetterie, Comoli Ferrari, Siemens, che sono entrate concretamente a scuola, si è potuto stilare un piano di studi in linea con il progetto ministeriale ma in grado di formare persone competenti di tecnologia 4.0. 

Il disegno completo è stato presentato nel pomeriggio di ieri, giovedì 17 giugno, alla presenza di alcuni rappresentanti delle aziende protagoniste, di alcuni sponsor, delle autorità cittadine e anche dell’assessore regionale Matteo Marnati e del governatore Alberto Cirio. A fare gli onori di casa il vicesindaco Paola Caraglia, il sindaco Andrea Baldassini, il preside Francesco Ticozzi e la referente dell’Omar Oleggio Lara Caffi. 

«Sono molto contento ed emozionato, – ha detto Ticozzi – è un’idea che abbiamo da un po’, ma le difficoltà economiche non ci hanno favorito, quest’anno c’è stato invece un miracolo. La nostra scuola sta per cominciare il 127esimo anno, siamo passati da 600 a 1.600 studenti. La possibilità che i nostri ragazzi, che a scuola devono stare bene, possano essere inseriti nelle aziende è il nostro obiettivi, con questo progetto il tutto viene amplificato».

Un connubio quello fra Oleggio, aziende e Omar «fondamentale, – ha spiegato Gianluca Alberti, amministratore delegato di Meritor – questa sinergia, di cui abbiamo resi partecipi anche studenti e famiglie, ha fatto sì che i docenti iniziassero a disegnare un progetto formativo. Grazie alle aziende sono state stanziati 220mila euro, i rimanenti 50mila li ha messi il Comune e siamo riusciti a partire. Del totale il 23% è investito per la meccanica tradizionale, il resto per l’elettronica». 

Siemens, fra gli sponsor, sarà il principale fornitore del materiale necessario per il laboratorio e metterà a disposizione i propri dirigenti per l’aggiornamento di insegnanti sulle nuove tecnologie. «Con questo progetto si finalizza una tematica che affrontiamo da anni, ossia il bisogno di potenziare le scuole tecniche affinché il personale sia qualificato per far funzionare i nuovi macchinari. Se vogliamo crescere a livello industriale e recitare un ruolo importante nel  mondo bisogna investire. Ticozzi e Alberti mi hanno subito entusiasmato e ho così chiamato i miei amici imprenditori con cui da anni sosteniamo progetti sociali e sportivi».

A sottolineare l’eccellenza di un simile progetto sono stati anche il presidente della Provincia, partner istituzionale, Federico Binatti, il consigliere provinciale Andrea Crivelli, l’assessore regionale Matteo Marnati, il parlamentare dei 5 Stelle Davide Crippa e il governatore Alberto Cirio: «Stiamo parlando di scuola, abbiamo un debito coi nostri ragazzi. Firmare un’ordinanza per la chiusura delle scuole è doloroso, ma ora possiamo ricominciare a restituire qualcosa ai nostri giovani. Nel curriculum scolastico dei nostri figli ci siano abilità tecniche e pratiche, ma anche valori etici e morali».

Al termine del passaparola autorità scolastiche e istituzioni hanno tagliato un lungo nastro simbolico arancione, colore dell’istituto, per dare il benvenuto al nuovo corso scolastico.

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Elena Mittino

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