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Un minuto di rumore per le vittime di violenza. Il video

Su suggerimento di Milù Allegra i consiglieri della commissione Pari opportunità hanno voluto dare un segnale anche in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Un minuto di rumore invece che un minuto di silenzio. È quello che oggi pomeriggio, 24 novembre, le consigliere e i consiglieri hanno messo in atto durante la commissione Pari opportunità. Su suggerimento della consigliera Milù Allegra, al grido «basta violenza» e battendo le mani sui banchi, i commissari presenti hanno voluto dare un segnale anche in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che ricorre domani, 25 novembre.

La seduta, però, è stata convocata in fretta e furia solo l’altro ieri e questo ha generato qualche polemica. Secondo l’assessore alle Pari opportunità, Giulia Negri, «è stato fatto il possibile rispetto alla disponibilità di tempo e risorse, ringrazio l’impiegata comunale che oggi ha allungato il suo orario di lavoro, diversamente non avremmo potuto riunirci anche oggi. Non mi sento nemmeno di chiedere scusa perchè non c’è stata alcuna mancanza».

«È un fatto grave che non abbiate neanche pensato di convocarla – ha replicato Allegra -. Noi dobbiamo esserci su questi temi: ci vogliono gli eventi che creano cultura, ma questo non è sufficiente.

«Non è corretto non riunirsi per una mancanza di risorse, è un argomento che non posso neanche sentire – ha fatto da eco la collega del Pd, Cinzia Spilinga -. Questo è il luogo dell’elaborazione e dove trovare insieme soluzioni, altrimenti faremmo politica solo quando ci sono i soldi. E se è un problema di programmazione, allora fissiamo già oggi una commissione per il 25 novembre 2024.

Motivazioni condivise anche dalla consigliera della Lega, Maria Cristina Stangalini: «La carenza di risorse non è una motivazione, questo è un argomento prioritario».

«Il tema della responsabilità sociale non deve sostituirsi a quello della responsabilità personale di chi commette atti di questo genere – ha sottolineato la consigliera di Fratelli d’Italia, Elisabetta Franzoni -. Sono situazioni che non devono succedere né in una società patriarcale né in una femminista. La cultura che consente ad alcuni uomini di comportarsi in un determinato modo deve essere cambiata non con un’infusione dall’alto, ma dal basso e in questo senso anche le istituzioni scolastiche devono essere in grado di percepire l’allarme».

La collega Anna Clara Iodice, che in Provincia detiene la carica di consigliera delegata alle Pari opportunità, ha ricordato che «a Palazzo Natta il tavolo anti violenza è stato convocato per il 1 dicembre. Abbiamo proposto corsi di autodifesa e altri che altri hanno coinvolgono ragazzi e tecnici che ogni giorno lavoro su queste tematiche».

Il consigliere Camillo Esempio ha affermato di condividere le motivazioni espresse da Allegra e Spilinga e ha aggiunto: «È difficile essere genitore e affrontare queste tematiche in famiglia, si devono sempre trovare le parole giuste».

Il consigliere Piergiacomo Baroni di Insieme per Novara ha invece riportato il tema a questioni che riguarda direttamente la città citando il caso delle tre quattordicenni violentate in un alloggio dismesso via Calderara: «Già il 26 ottobre avevo segnalato la situazione di pericolosità di quell’area semi abbandonata e avevo chiesto ad Atc di chiudere gli appartamenti vuoti. Le donne che vivono lì erano spaventate, questa situazione non va ignorata».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Una risposta

  1. Nessuno doveva partecipare a questa commissione. 24 ore prima? Che buffonata. Ha fatto bene la Ricca a sollevare il problema

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