Un calice di inclusione: “Vite Libere” cresce tra le vigne e la solidarietà

Il progetto è promosso dalla Fondazione Apri le Braccia di Galliate con il sostegno della Fondazione Comunità Novarese

Un progetto che intreccia inclusione sociale, lavoro e solidarietà: si chiama “Vite Libere” e nasce dalla collaborazione tra Fondazione Apri le Braccia, Fondazione Comunità Novarese, casa vinicola Villa Guelpa, Novara Revolution Bikers e CM Orchestra. Un’iniziativa che, grazie a un contributo complessivo di 50 mila euro, offre a giovani adulti con disabilità la possibilità di partecipare a tutte le fasi della filiera vitivinicola, fino alla produzione di un Nebbiolo DOC delle colline novaresi.

“Vite Libere” – hanno spiegato i promotori – è molto più di un progetto agricolo: è una visione sociale che mette al centro la persona, valorizza il territorio e propone un modello innovativo di inclusione attiva. Si articola su due assi principali: un percorso vitivinicolo inclusivo e un laboratorio artigianale di falegnameria.

«Vite Libere – ha sottolineato la presidente di Fondazione Apri le Braccia, Benedetta Sereno – nasce dal desiderio di offrire nuove opportunità di autonomia e inclusione a giovani con disabilità. Nelle vigne di Cavaglietto i ragazzi imparano a prendersi cura della terra e del suo frutto mentre nel laboratorio di falegnameria danno forma ai portabottiglie. Questo progetto rappresenta un tassello importante nella costruzione di una comunità più solidale, dove ogni persona può sentirsi riconosciuta».

Il percorso, realizzato con l’accompagnamento di educatori professionali, agronomi e tutor aziendali, comprende tutte le fasi del lavoro in vigna: potatura, legatura, vendemmia e lavori di cantina fino all’imbottigliamento. Il principio guida è semplice e potente: l’accesso al lavoro agricolo come diritto, opportunità e strumento di emancipazione. La collaborazione con la casa vinicola Villa Guelpa rappresenta un elemento distintivo: l’azienda non solo mette a disposizione le proprie vigne e competenze tecniche, ma diventa promotrice di un modello produttivo inclusivo, dove qualità e valore umano si fondono. Il vino che nascerà sarà presentato al Vinitaly 2026, come simbolo di un territorio che cresce attraverso solidarietà e innovazione sociale.

Accanto al percorso agricolo è nato un laboratorio di falegnameria artigianale, pensato per coinvolgere persone con disabilità gravi e complesse. Qui vengono realizzati a mano portabottiglie e vassoi in legno ricavati da barriques esauste, oggetti unici e numerati, simbolo di un lavoro che trasforma lo “scarto” in valore. All’interno della confezione sarà inserito anche un profumo per ambienti all’aroma Nebbiolo: un’essenza che racchiude le fragranze della terra, dell’uva e della vigna, riportando alla mente l’esperienza del progetto.

«La Fondazione Comunità Novarese – ha commentato il presidente Davide Maggi – ha scelto di sostenere il progetto Vite Libere perché ne riconosce il valore profondo, innovativo e generativo per il nostro territorio. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come l’inclusione sociale possa tradursi in opportunità concrete di crescita personale e professionale per persone con disabilità, valorizzando al contempo le eccellenze locali e il patrimonio culturale e produttivo del territorio».

Anche il contributo dei Novara Revolution Bikers è stato determinante: con il decimo Only Custom Day, raduno motociclistico dedicato alle Harley Davidson, l’associazione ha devoluto 10 mila euro al progetto. «Il successo delle scorse edizioni – ha dichiarato Giovanni Montipò, presidente di Novara Revolution Bikers – ci ha spronato ad allargare i nostri orizzonti. Ci piace pensare che la parola Revolution, se vista allo specchio, contenga la parola Love: amore, la vera benzina che rende possibili anche le imprese più difficili». In questa edizione del raduno, i biker sono stati affiancati dalla CM Orchestra, guidata da Claudio Mazzucchelli, che con un emozionante concerto in piazza Martiri ha scelto di donare un ulteriore contributo di 10 mila euro, portando la cifra complessiva destinata a “Vite Libere” a 50 mila euro.

L’assessore alla Cultura di Novara Luca Piantanida ha espresso gratitudine verso tutte le realtà coinvolte: «È una giornata importante perché abbiamo al tavolo alcune delle persone che rendono grande la nostra città e la nostra comunità. Grazie al loro sostegno la città cresce e trova supporto concreto: oggi più che mai serve il loro impegno, perché in ambito di disabilità i fondi sono sempre meno e le famiglie che hanno bisogno sempre di più». Anche il sindaco di Galliate Alberto Cantone ha voluto ringraziare i promotori, sottolineando come «questo progetto si fondi su due principi importanti: l’inclusione, che per noi rappresenta una storia fondamentale e di valore, e la sostenibilità, un principio che si sposa perfettamente con gli ideali della nostra città».

“Vite Libere” è un progetto che coniuga educazione ambientale, inclusione sociale e produzione etica, generando un duplice valore: per le persone, che acquisiscono competenze, riconoscimento e autostima attraverso il lavoro, e per il territorio, che si arricchisce di una nuova visione capace di tenere insieme sostenibilità, fragilità e bellezza.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Un calice di inclusione: “Vite Libere” cresce tra le vigne e la solidarietà

Il progetto è promosso dalla Fondazione Apri le Braccia di Galliate con il sostegno della Fondazione Comunità Novarese

Un progetto che intreccia inclusione sociale, lavoro e solidarietà: si chiama “Vite Libere” e nasce dalla collaborazione tra Fondazione Apri le Braccia, Fondazione Comunità Novarese, casa vinicola Villa Guelpa, Novara Revolution Bikers e CM Orchestra. Un’iniziativa che, grazie a un contributo complessivo di 50 mila euro, offre a giovani adulti con disabilità la possibilità di partecipare a tutte le fasi della filiera vitivinicola, fino alla produzione di un Nebbiolo DOC delle colline novaresi.

“Vite Libere” – hanno spiegato i promotori – è molto più di un progetto agricolo: è una visione sociale che mette al centro la persona, valorizza il territorio e propone un modello innovativo di inclusione attiva. Si articola su due assi principali: un percorso vitivinicolo inclusivo e un laboratorio artigianale di falegnameria.

«Vite Libere – ha sottolineato la presidente di Fondazione Apri le Braccia, Benedetta Sereno – nasce dal desiderio di offrire nuove opportunità di autonomia e inclusione a giovani con disabilità. Nelle vigne di Cavaglietto i ragazzi imparano a prendersi cura della terra e del suo frutto mentre nel laboratorio di falegnameria danno forma ai portabottiglie. Questo progetto rappresenta un tassello importante nella costruzione di una comunità più solidale, dove ogni persona può sentirsi riconosciuta».

Il percorso, realizzato con l’accompagnamento di educatori professionali, agronomi e tutor aziendali, comprende tutte le fasi del lavoro in vigna: potatura, legatura, vendemmia e lavori di cantina fino all’imbottigliamento. Il principio guida è semplice e potente: l’accesso al lavoro agricolo come diritto, opportunità e strumento di emancipazione. La collaborazione con la casa vinicola Villa Guelpa rappresenta un elemento distintivo: l’azienda non solo mette a disposizione le proprie vigne e competenze tecniche, ma diventa promotrice di un modello produttivo inclusivo, dove qualità e valore umano si fondono. Il vino che nascerà sarà presentato al Vinitaly 2026, come simbolo di un territorio che cresce attraverso solidarietà e innovazione sociale.

Accanto al percorso agricolo è nato un laboratorio di falegnameria artigianale, pensato per coinvolgere persone con disabilità gravi e complesse. Qui vengono realizzati a mano portabottiglie e vassoi in legno ricavati da barriques esauste, oggetti unici e numerati, simbolo di un lavoro che trasforma lo “scarto” in valore. All’interno della confezione sarà inserito anche un profumo per ambienti all’aroma Nebbiolo: un’essenza che racchiude le fragranze della terra, dell’uva e della vigna, riportando alla mente l’esperienza del progetto.

«La Fondazione Comunità Novarese – ha commentato il presidente Davide Maggi – ha scelto di sostenere il progetto Vite Libere perché ne riconosce il valore profondo, innovativo e generativo per il nostro territorio. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come l’inclusione sociale possa tradursi in opportunità concrete di crescita personale e professionale per persone con disabilità, valorizzando al contempo le eccellenze locali e il patrimonio culturale e produttivo del territorio».

Anche il contributo dei Novara Revolution Bikers è stato determinante: con il decimo Only Custom Day, raduno motociclistico dedicato alle Harley Davidson, l’associazione ha devoluto 10 mila euro al progetto. «Il successo delle scorse edizioni – ha dichiarato Giovanni Montipò, presidente di Novara Revolution Bikers – ci ha spronato ad allargare i nostri orizzonti. Ci piace pensare che la parola Revolution, se vista allo specchio, contenga la parola Love: amore, la vera benzina che rende possibili anche le imprese più difficili». In questa edizione del raduno, i biker sono stati affiancati dalla CM Orchestra, guidata da Claudio Mazzucchelli, che con un emozionante concerto in piazza Martiri ha scelto di donare un ulteriore contributo di 10 mila euro, portando la cifra complessiva destinata a “Vite Libere” a 50 mila euro.

L’assessore alla Cultura di Novara Luca Piantanida ha espresso gratitudine verso tutte le realtà coinvolte: «È una giornata importante perché abbiamo al tavolo alcune delle persone che rendono grande la nostra città e la nostra comunità. Grazie al loro sostegno la città cresce e trova supporto concreto: oggi più che mai serve il loro impegno, perché in ambito di disabilità i fondi sono sempre meno e le famiglie che hanno bisogno sempre di più». Anche il sindaco di Galliate Alberto Cantone ha voluto ringraziare i promotori, sottolineando come «questo progetto si fondi su due principi importanti: l’inclusione, che per noi rappresenta una storia fondamentale e di valore, e la sostenibilità, un principio che si sposa perfettamente con gli ideali della nostra città».

“Vite Libere” è un progetto che coniuga educazione ambientale, inclusione sociale e produzione etica, generando un duplice valore: per le persone, che acquisiscono competenze, riconoscimento e autostima attraverso il lavoro, e per il territorio, che si arricchisce di una nuova visione capace di tenere insieme sostenibilità, fragilità e bellezza.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.