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«Tra le 550 e le 600 le cittadinanze italiane rilasciate a Novara negli ultimi due anni»

Lo ha spiegato l'assessore Lanzo: «I tempi di attesa per sostenere il giuramento sono di circa tre mesi. Purtroppo l'ufficio dello Stato civile non ha un addetto in grado di occuparsi solo di queste cose, ma stiamo cercando di provvedere»

Tra le 550 e le 600. Sono i numeri delle nuove cittadinanze italiane rilasciate a Novara negli anni 2020 e ’21, mentre anche il dato dell’anno in corso (aggiornato all’ultima settimana del mese di aprile) conferma questa tendenza, attestandosi a quota 271. Lo ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Raffaele Lanzo nell’ultima seduta del Consiglio comunale rispondendo a un’interrogazione dell’esponente della minoranza Piergiacomo Baroni.


L’occasione è stata per conoscere qualche curiosità legata a quanto ammonterebbe l’incremento demografico della città sotto questa voce, vista la costante diminuzione di nascite. In realtà il quesito era quello di conoscere a quanto ammonterebbero i tempi di attesa prima di poter sostenere il giuramento, viste le difficoltà alle quali andrebbero incontro i neo-cittadini, non potendo ottenere, tra l’altro, il rilascio del passaporto e quindi l’impossibilità di viaggiare se non rinnovando il permesso di soggiorno, oppure anche il fatto di non poter partecipare a concorsi pubblici. La legge prevede che il giuramento deve essere sostenuto entro sei mesi dalla data della notifica del decreto di concessione della cittadinanza ma negli ultimi dieci anni i tempi di attesa si sarebbero quasi triplicati, passando da due a quasi sei mesi, quindi appena entro il tempo limite. Cosa invece smentita dall’esponente della giunta, per il quale i tempi sarebbero di tre mesi.


«Occorre – ha spiegato l’assessore Lanzo – che prima sia terminata la procedura da parte del Ministero dell’Interno, che può durare fino a quattro anni. Una volta completata favorevolmente l’istruttoria viene emanato il provvedimento di concessione della cittadinanza, controfirmato dal presidente della Repubblica, che deve poi essere notificato al diretto interessato entro 90 giorni da parte del ricevimento dello stesso da parte della Prefettura».


A questo punto il neo cittadino deve comunicate all’Ufficio di Stato civile del Comune di residenza la propria volontà di sostenere il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana. Sarà poi il competente ufficio a contattare l’interessato per verificare la documentazione e fissare la data per la cerimonia, come detto entro sei mesi. Però, ha ricordato ancora l’assessore, «l’attività per la gestione della cittadinanza da parte dell’Ufficio di Stato civile si somma a tutte le altre. Negli ultimi due-tre anni non sono giunte agli uffici comunali particolari segnalazioni negative circa tempi troppo lunghi. Una discreta percentuale di cittadini richiedenti la cittadinanza vengono richiamati più volte per l’appuntamento in quanto spesso non rispondono alle telefonate, oppure sono all’estero, allungando di fatto i tempi di attesa».


Venendo ai “numeri”, le cittadinanze rilasciate nel 2020 sono state 563, di queste 15 per neo diciottenni richiedenti, 45 per coniuge di cittadino italiano, 239 per richiesta con decreto del presidente della Repubblica e 264 per figli minori di chi ha acquistato la cittadinanza. Per quanto riguarda il 2021 il dato generale è stato di 605 concessioni. «Gli attuali tempi di attesa sono di circa tre mesi, in linea con quelli di altre città italiane e spesso anche minori. Lo Stato civile comunale non ha purtroppo una persona dedicata esclusivamente a questo tipo di pratiche, come del resto tutte le città delle dimensioni come la nostra – ha concluso Lanzo – Certamente un incremento del personale di questo ufficio, sulla quale la nostra amministrazione sta lavorando, potrebbe migliorare in generale questo servizio e tutte le altre attività».

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Luca Mattioli

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