Il progetto di ricostruzione della scuola materna ed elementare Buscaglia, in via Fara, sta affrontando una serie di problemi imprevisti che rischiano di compromettere la tabella di marcia del cantiere, finanziato con i fondi del Pnrr. L’operazione ha già subito diversi rallentamenti, legati a errori progettuali e alla gestione dei lavori, che stanno suscitando polemiche tra amministratori locali, progettisti e cittadini.
Un albero secolare, un pozzo di acqua potabile e alcuni sottoservizi: questi elementi, fondamentali per la pianificazione del cantiere, sono stati ignorati dagli architetti incaricati da Invitalia, l’agenzia individuata dal Ministero per progettare l’opera. Il risultato è un progetto che dovrà essere rivisto dai tecnici del Comune, con il conseguente rischio di ritardi nell’ultimazione dei lavori, originariamente previsti per la metà del 2026.
L’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali, ha denunciato le difficoltà incontrate durante la gestione del progetto. «Abbiamo perso mesi di lavoro – ha affermato, lamentando anche la scarsa disponibilità dei progettisti per le riunioni. In risposta a questi ritardi, è stata presa la decisione di optare per la costruzione di un prefabbricato, al fine di accelerare i tempi di realizzazione. «Senza questa scelta, rischieremmo di perdere i fondi» ha aggiunto Zoccali.
Il costo complessivo dell’intervento è di 6,3 milioni di euro, una somma finanziata dal Pnrr per uno dei cantieri scolastici più importanti della città. Nonostante le difficoltà, l’architetto Cristina Rene, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, ha specificato che il quadro economico resterà invariato nonostante siano «in corso le valutazioni relative all’aumento dei costi dovuti alle modifiche necessarie».
Le polemiche non sono mancate, soprattutto da parte del capogruppo del Pd, Nicola Fonzo, che ha parlato di «errori madornali» da parte dei progettisti. «È possibile che non si siano accorti della presenza di un pozzo o dei sottoservizi? Un progetto esteticamente brutto – ha commentato Fonzo, criticando l’approccio degli architetti che, secondo lui, «producono in serie senza conoscere il territorio».
Il sindaco Alessandro Canelli ha cercato di minimizzare l’accaduto, spiegando che situazioni simili sono normali in ogni cantiere. «Qualche errore può succedere» ha dichiarato, cercando di smorzare la polemica. Tuttavia, ha sottolineato che «l’intervento era necessario per evitare il rischio di dover spendere 6/7 milioni per ristrutturare un edificio risalente agli anni ’60, con problemi statici e strutturali significativi indebitando Comune e cittadini.
State facendo le pulci su un problema già risolto».
L’assessora all’Istruzione, Giulia Negri, ha poi annunciato che gli alunni della scuola Buscaglia, 54 della materna e 186 delle elementari per un totale idi 13 classi, saranno trasferiti alla ex Calvino di San Rocco per il prossimo anno scolastico. «Abbiamo pensato di spostarli tutti nello stesso posto per non creare disagio alle famiglie che hanno più figli che frequentano la stessa scuola – ha detto -. Stiamo anche predisponendo un servizio di trasporto Sun per facilitare gli spostamenti. A giugno scadrà la convenzione con l’istituto tecnico Omar, e saranno necessari alcuni adeguamenti per ospitare i più piccoli, ma la struttura è già pronta per accogliere tutti gli studenti».