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Romagnano Sesia, continuano i lavori per il ponte provvisorio

Il cantiere, seppure con un numero di addetti ridotto per la stagione estiva, resterà chiuso unicamente nella giornata di Ferragosto. Il sindaco Carini: «Tutto procede bene e i tempi per la consegna dovrebbero essere rispettati». E intanto si torna a parlare della riapertura della ferrovia Novara - Varallo

Proseguono senza intoppi, dopo le mille traversie di natura burocratica registrati nei mesi scorsi, i lavori per la realizzazione del ponte provvisorio di Romagnano Sesia. Il cantiere, sempre operativo anche nei fine settimana, seppure con un numero di addetti ridotto per la stagione estiva, resterà chiuso unicamente nella giornata di Ferragosto.


Alessandro Carini, sindaco del centro novarese, si è concesso qualche breve giorno di vacanza insieme alla famiglia, ma continua a seguire a distanza i lavori, mantenendosi in contatto tanto con il cantiere quanto con l’Ufficio tecnico del Comune.


«Turro procede bene – ci ha detto – A quanto mi è stato riferito verso la sponda orientale del fiume sono state posizionate le armature dei piloni. I tempi per la consegna dell’opera, prevista entro il prossimo mese di ottobre, dovrebbero quindi essere decisamente rispettati».


E intanto, secondo “voci” rimbalzate da Torino, si tornerebbe a parlare di una possibile riapertura della ferrovia Novara – Varallo, linea chiusa al traffico passeggeri da tempo e che, oltre ad essere sempre stata un importante asse nel trasporto locale per raggiungere il capoluogo valsesiano, ha proprio in Romagnano un importante “snodo”, incrociando nella stessa località un’altra tratta da tempo chiusa all’esercizio come la Santhià – Arona.


«Sono notizie che ogni tanto tonano in auge – ha confermato Carini – Indubbiamente se la ferrovia fosse stata aperta al pubblico avrebbe rappresentato una soluzione decisamente alternativa nell’ambito del trasporto locale, anche e soprattutto in questi mesi senza il nostro ponte. Vedremo cosa succederà, anche perché la linea si trova in buone condizioni e viene utilizzata per il transito di alcuni convogli merci. Se davvero come si dice la Regione sarebbe intenzionata alla riapertura di alcune ferrovie del suo territorio potrebbe essere un’occasione propizia, anche perché ci sarebbero privati pronti a investire utilizzando delle motrici a idrogeno».

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Luca Mattioli

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