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Presidio degli educatori Eurotrend. I sindacati: «Convocati in Comune per affrontare la situazione»

Mercoledì in programma un incontro a Palazzo Cabrino. Contestualmente i dipendenti della cooperativa di servizi ai bambini disabili hanno organizzato un sit in davanti al portone comunale

«Il Comune ci ha convocati mercoledì 8 giugno a Palazzo Cabrino per affrontare la questione della mancata erogazione degli stipendi al personale della Cooperativa Sociale Eurotrend Assistenza. Contestualmente i lavoratori hanno organizzato un presidio proprio davanti al portone comunale per dimostrare la loro preoccupazione e per farsi riconoscere legittimamente la propria professionalità e responsabilità». Paolo Del Vecchio, segretario Fp Cgil, aggiorna in merito alla vicenda Eurotrend, la cooperativa con 130 dipendenti che per il Comune svolge i servizi di pre e post scuola ed extra scolastici per circa trecento alunni con disabilità e che a metà maggio aveva comunicato di non essere «più in grado di continuare l’esecuzione del contratto in essere».

Il 31 maggio i lavoratori hanno firmato il nuovo contrato con la cooperativa Ale.Mar di Vigevano che è subentrata e che sarà titolare dell’appalto fino al 31 luglio con la scadenza del contratto. Resta, però, in sospeso la questione delle mancate retribuzioni.

«Abbiamo più volte comunicato che il problema non è risolto se si pensa solo di garantire la continuità dei servizi istruzione – prosegue Del Vecchio -. Sarà completamente risolto solo quando ogni singolo dipendente avrà ricevuto il dovuto, e nel minor tempo possibile, delle mancate retribuzioni e di tutto quanto ha maturato con la stessa cooperativa: stipendi di maggio e giugno, Tfr, Tredicesime. Confidiamo che in tale incontro, dopo le promesse verbali, vengano prospettate quelle concrete, e soprattutto rapide, soluzioni di riconoscimento delle retribuzioni, nel rispetto generale delle regole. Il personale ha dato priorità ai loro alunni fragili, continuando a garantire il servizio nonostante non prendano lo stipendio da aprile. Non vogliamo un servizio pubblico e un ente pubblico debole, in cui il cattivo privato fa quello che
vuole incurante di tutti. Vogliamo un servizio pubblico e un ente in grado di governare e gestire in proprio i servizi; se non lo può fare in prima persona, è necessario mettere in atto i dovuti controlli sulle
ditte alle quali ha dato in appalto settori delicati che riguardano la vita di cittadini, oltretutto fragili,
e dei loro lavoratori. Questo è l’impegno che vogliamo e che deve essere garantito».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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