[ditty_news_ticker id="138254"]

Polo logistico di Pernate: al via la raccolta fondi per il nuovo ricorso al Tar

Fra gli argomenti trattati nel secondo incontro è emersa la preoccupazione per le ripercussioni sulla viabilità in vista della possibile realizzazione dell'insediamento

Nuovo incontro ieri sera, giovedì 28 marzo, nella sede dell’ex CdQ di Pernate degli attivisti del Comitato e i responsabili dell’associazione Fontanili con i residenti della frazione – proprietari dei terreni ma non solo – interessata dal progetto per la realizzazione del nuovo insediamento logistico.

Agli intervenuti (una trentina di persone, tra le quali alcune coinvolte per la prima volta nell’ormai intricata vicenda) sono stati distribuiti i primi moduli, non ancora quelli ufficiali, per la presentazione del nuovo ricorso al Tar contro la delibera adottata recentemente dalla giunta regionale, che si aggiunge a quella di un anno fa adottata dall’amministrazione di Palazzo Cabrino e per la quale si è sempre in attesa del pronunciamento da parte del Tribunale amministrativo di Torino. E’ iniziata contemporaneamente la raccolta fondi per sostenere le varie spese.

Oltre a spiegare ancora una volta le conseguenze alla quale andranno incontro i residenti in caso di realizzazione della struttura, per la prima volta sono state illustrate le possibili ripercussioni dal punto di vista viabilistico alla quale andrà incontro quella porzione del territorio.

La progettazione, è stato detto, riguarda anche la creazione di un “Parcheggio Nord”, che nell’ipotesi più completa «prevederà la disponibilità di circa 350 stalli, ci cui almeno 280 per i mezzi pesanti e una settantina per quelli leggeri». L’area dovrebbe essere adibita secondo gli standard SSTA, che prevedono in ogni caso livelli di sicurezza basati su recinzioni perimetrali, barriere di ingresso, videosorveglianza, disponibilità di servizi per gli addetti all’interno, nonché combinazioni diverse a seconda della classificazione che si vuole raggiungere.

Qualche altro dato. Il parcheggio dovrebbe occupare una superficie di poco superiore a 83 mila metri quadrati, di cui una quota parte dedicati alla struttura che dovrà fungere da principale punto di ristoro (bar e foresteria), sala conferenze, uffici e zona di ricevimento. Il tutto “circondato” da un’area verde (22 mila metri quadrati) allocata sul suo perimetro.

Proprio il parcheggio ha fatto suonare un nuovo campanello d’allarme fra gli attivisti del “Comitato”: «E’ stata calcolata l’immissione nella cosiddetta “gronda nord” si qualcosa come 500 autoveicoli al giorno. Una prospettiva devastante, che contribuirà ad appesantire ulteriormente il traffico da e per Galliate e Turbigo, ma non solo, con inevitabili conseguenze anche dal punto di vista dell’inquinamento. Un problema in più, oltre a quello relativo alla costruzione della progettata struttura».


Anche per sensibilizzare e portare a conoscenza di questo nuovo scenario, alcuni attivisti hanno effettuato questa mattina un volantinaggio nella vicina Galliate, perché «la realizzazione di questo insediamento logistico non riguarda più unicamente Pernate, ma si allarga oltre». Tempo permettendo, domani, vigilia di Pasqua, i volontari del “Comitato” saranno presenti in mattinata nella piazza della frazione e nel pomeriggio in piazza Duomo a Novara per distribuire materiale informativo e offrire ulteriori spiegazioni sulle loro prossime mosse.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni