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Nascondeva a Cerano 12 chili di droga, patteggia 1 anno e 4 mesi

Si tratta di E.A.Y., marocchino di 31 anni residente a Galliate, già coinvolto in due differenti blitz antidroga nell’autunno del 2018 a Novara e Galliate

L’avevano bloccato la scorsa estate dopo un rocambolesco inseguimento fra Trecate e Cerano, dove la polizia locale da giorni stava effettuando vari appostamenti per contrastare lo spaccio nell’Ovest Ticino. Addosso all’uomo, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, era stata trovata la chiave di un immobile a Cerano di cui aveva la disponibilità. Lì, nel corso di una successiva perquisizione, erano stati scoperti quasi 12 chili di hashish e circa 6 mila euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio.

Un ingente sequestro di stupefacenti per cui E.A.Y., marocchino di 31 anni residente a Galliate, già coinvolto in due differenti blitz antidroga nell’autunno del 2018 a Novara e Galliate, ha patteggiato 1 anno e 4 mesi di reclusione. L’uomo ha alle spalle un’altra condanna per droga, a 1 anno di reclusione, e poi anche i 4 mesi di carcere per direttissima per la fuga del giugno 2021 nella zona boschiva di San Martino di Trecate.

Quel giorno era in compagnia di un complice, presumibilmente connazionale. Gli agenti li avevano visti scendere dall’auto con delle borse di cellophane, pronti a entrare nella folta vegetazione. Da qui la decisione di intervenire per identificarli. Uno, il conducente della vettura, era riuscito a scappare ingranando la marcia e scontrandosi quasi frontalmente con l’aiuto dei vigili. L’altro, poi identificato nel marocchuino trentunenne di Galliate, era stato inseguito a piedi per il bosco e lungo gli argini delle risaie, dove aveva fatto di tutto per disfarsi delle borse, dei cellulari e di un mazzo di chiavi. Raggiunto dagli agenti, aveva cercato di opporsi all’arresto divincolandosi con calci e spintoni. Quelle chiavi aveva poi portato alla casa in cui erano nascosti i 12 chili di droga.

Dopo la direttissima per resistenza, ottenuto l’obbligo di firma, E.A.Y. si era reso latitante per diversi mesi. Solo lo scorso 12 febbraio ha deciso di tornare a Novara, costituirsi, e infine di patteggiare per lo spaccio.

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