Mercato coperto, l’estate rovente riaccende il dibattito sull’aria condizionata

La struttura di viale Dante continua a essere in sofferenza, non solo per il caldo. Ancora in stallo la revisione del regolamento

Tra i punti all’ordine del giorno della commissione consiliare che si è riunita questa mattina, 10 luglio, per parlare di mercati c’era la revisione del regolamento sul commercio al dettaglio in aree pubbliche, ma al centro del dibattito è tornato con forza un tema sempre più urgente: l’aria condizionata (o meglio, la sua mancanza) al mercato coperto di viale Dante.

Da oltre dieci anni il sistema di climatizzazione presenta criticità e l’emergenza si è acuita con l’arrivo della stagione calda. I commercianti che lavorano all’interno dei padiglioni, in particolare il primo e il secondo di alimentari, lamentano temperature alte, disagio per gli operatori, qualità della merce compromessa e clienti sempre più insofferenti. Per questo il Comune ha elaborato una proposta tecnica per rinnovare l’impianto: si prevede l’installazione di due unità di climatizzazione di grandi dimensioni nel primo padiglione, e due grandi e tre piccole nel secondo. Le macchine più piccole verrebbero posizionate in alto, per motivi di spazio, mentre a terra si sacrificherebbero tre spazi dedicati all’area di vendita.

Un intervento dal valore stimato di 200 mila euro, non ancora coperto da stanziamenti a bilancio, come ha spiegato l’assessora al Commercio Maria Cristina Stangalini: «La voce non è presente nella recente variazione di bilancio, ma i fondi verranno individuati e il progetto è condiviso con il settore Lavori Pubblici». L’impianto comporterebbe un consumo elettrico stimato in circa 13 mila euro per il periodo estivo, ma offrirebbe anche un riscaldamento invernale più efficiente e i costi ricadrebbero almeno in parte sugli operatori, che dovrebbero affrontare un incremento nei costi della componente destinata all’energia elettrica.

Come spesso accade, la complessità non è solo tecnica o economica. La questione deve fare i conti anche con la Soprintendenza, a causa delle caratteristiche storiche e architettoniche della struttura. L’architetto Elisabetta Rossi, presente in commissione, ha spiegato che sono in corso interlocuzioni e che a fine luglio è previsto un sopralluogo per valutare la fattibilità dell’intervento: «Soluzioni più impattanti, come il passaggio di tubi visibili sono già state scartate, ma riteniamo che trattandosi di interventi non invasivi, la proposta possa essere accolta».

Oltre al tema del condizionamento, la commissione ha discusso la revisione del regolamento, aggiornato l’ultima volta nel 2017. Tra i punti più dibattuti, la gestione del mercato coperto e l’annosa istituzione di un consorzio di mercatali che gestisca la struttura: nel nuovo regolamento si eliminano i riferimenti all’obbligatorietà della sua istituzione, ma resta la possibilità eventuale per il Comune di affidare a terzi la gestione, tramite un bando pubblico.

«Il passaggio sul condizionamento – ha dichiarato il consigliere del Pd Nicola Fonzo – non può venire prima o dopo quello sulla governance. Serve un progetto unico, chi lavora lì dentro ha bisogno di visione e di coinvolgimento». Tra le novità regolamentari: obbligo di chiusura delle finestre quando è attiva l’aria condizionata, rimozione delle cosiddette “spunte” e maggiore chiarezza sulla concessione dei posteggi. Ma la riunione con i commercianti non ha portato i risultati sperati: «Avevano il testo da venti giorni – ha riferito l’assessora Stangalini – ma non sono ancora arrivate osservazioni. L’impressione è che ci siano ancora molte incomprensioni».

Il mercato coperto oggi è più vuoto, più fragile, meno attrattivo rispetto al passato. E non è solo colpa del caldo. «Stiamo cercando di rilanciare la struttura – ha sottolineato l’assessora – anche attraverso l’apertura a nuovi spazi per produttori agricoli, per renderla più viva». Ma per farlo serve agire ora, con interventi concreti. «Non possiamo più permetterci annunci senza seguito – ha ammonito la consigliera dem Sara Paladini –. Questa è una battaglia che stiamo perdendo, e la sta perdendo la città. Se vogliamo che il mercato abbia un futuro, dobbiamo smettere di parlarne solo come di un problema». E mentre il caldo continua a salire, il tempo per trovare una soluzione si accorcia.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Mercato coperto, l’estate rovente riaccende il dibattito sull’aria condizionata

La struttura di viale Dante continua a essere in sofferenza, non solo per il caldo. Ancora in stallo la revisione del regolamento

Tra i punti all’ordine del giorno della commissione consiliare che si è riunita questa mattina, 10 luglio, per parlare di mercati c’era la revisione del regolamento sul commercio al dettaglio in aree pubbliche, ma al centro del dibattito è tornato con forza un tema sempre più urgente: l’aria condizionata (o meglio, la sua mancanza) al mercato coperto di viale Dante.

Da oltre dieci anni il sistema di climatizzazione presenta criticità e l’emergenza si è acuita con l’arrivo della stagione calda. I commercianti che lavorano all’interno dei padiglioni, in particolare il primo e il secondo di alimentari, lamentano temperature alte, disagio per gli operatori, qualità della merce compromessa e clienti sempre più insofferenti. Per questo il Comune ha elaborato una proposta tecnica per rinnovare l’impianto: si prevede l’installazione di due unità di climatizzazione di grandi dimensioni nel primo padiglione, e due grandi e tre piccole nel secondo. Le macchine più piccole verrebbero posizionate in alto, per motivi di spazio, mentre a terra si sacrificherebbero tre spazi dedicati all’area di vendita.

Un intervento dal valore stimato di 200 mila euro, non ancora coperto da stanziamenti a bilancio, come ha spiegato l’assessora al Commercio Maria Cristina Stangalini: «La voce non è presente nella recente variazione di bilancio, ma i fondi verranno individuati e il progetto è condiviso con il settore Lavori Pubblici». L’impianto comporterebbe un consumo elettrico stimato in circa 13 mila euro per il periodo estivo, ma offrirebbe anche un riscaldamento invernale più efficiente e i costi ricadrebbero almeno in parte sugli operatori, che dovrebbero affrontare un incremento nei costi della componente destinata all’energia elettrica.

Come spesso accade, la complessità non è solo tecnica o economica. La questione deve fare i conti anche con la Soprintendenza, a causa delle caratteristiche storiche e architettoniche della struttura. L’architetto Elisabetta Rossi, presente in commissione, ha spiegato che sono in corso interlocuzioni e che a fine luglio è previsto un sopralluogo per valutare la fattibilità dell’intervento: «Soluzioni più impattanti, come il passaggio di tubi visibili sono già state scartate, ma riteniamo che trattandosi di interventi non invasivi, la proposta possa essere accolta».

Oltre al tema del condizionamento, la commissione ha discusso la revisione del regolamento, aggiornato l’ultima volta nel 2017. Tra i punti più dibattuti, la gestione del mercato coperto e l’annosa istituzione di un consorzio di mercatali che gestisca la struttura: nel nuovo regolamento si eliminano i riferimenti all’obbligatorietà della sua istituzione, ma resta la possibilità eventuale per il Comune di affidare a terzi la gestione, tramite un bando pubblico.

«Il passaggio sul condizionamento – ha dichiarato il consigliere del Pd Nicola Fonzo – non può venire prima o dopo quello sulla governance. Serve un progetto unico, chi lavora lì dentro ha bisogno di visione e di coinvolgimento». Tra le novità regolamentari: obbligo di chiusura delle finestre quando è attiva l’aria condizionata, rimozione delle cosiddette “spunte” e maggiore chiarezza sulla concessione dei posteggi. Ma la riunione con i commercianti non ha portato i risultati sperati: «Avevano il testo da venti giorni – ha riferito l’assessora Stangalini – ma non sono ancora arrivate osservazioni. L’impressione è che ci siano ancora molte incomprensioni».

Il mercato coperto oggi è più vuoto, più fragile, meno attrattivo rispetto al passato. E non è solo colpa del caldo. «Stiamo cercando di rilanciare la struttura – ha sottolineato l’assessora – anche attraverso l’apertura a nuovi spazi per produttori agricoli, per renderla più viva». Ma per farlo serve agire ora, con interventi concreti. «Non possiamo più permetterci annunci senza seguito – ha ammonito la consigliera dem Sara Paladini –. Questa è una battaglia che stiamo perdendo, e la sta perdendo la città. Se vogliamo che il mercato abbia un futuro, dobbiamo smettere di parlarne solo come di un problema». E mentre il caldo continua a salire, il tempo per trovare una soluzione si accorcia.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.