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La voce dei quartieri. Sulle strade di San Martino: «Mancano i negozi tradizionali»

Prosegue il viaggio de La Voce tra i rioni di Novara

Inizia oggi il viaggio de La Voce tra i quartieri di Novara attraverso i racconti e le testimonianze dei residenti e dei commercianti. San Martino, tra le principali arterie stradali di Novara, è uno dei quartieri storici della città. Racchiuso tra corso Torino e viale Volta, con corso Vercelli e via Giovanni Campano a tracciarne le due estremità, ha una sua anima rappresentata dalla piazza della chiesa.

San Martino è un quartiere in cui il verde non manca: dai giardini di via Orelli al parco del Valentino, dal giardino di via Alfieri a quello di via Leopardi, questa zona abbina una significativa dose di verde nel cuore della città alle sue comodità urbane.

Tuttavia, per comprendere meglio il quadro attuale del rione, abbiamo dato voce ai commercianti, coloro che giorno dopo giorno contribuiscono a definire il volto del quartiere.

Elena Pizzi, titolare di “Il Pettine” insieme alla sorella Benedetta, con tre decadi di esperienza nella zona, condivide la sua prospettiva: «Per me, San Martino è un bel quartiere, con un bel verde visto i numerosi parchi della zona». Tuttavia, Elena Pizzi solleva anche una questione: «L’aspetto positivo sono le persone, tendenzialmente tranquille, con poca delinquenza. Il lato negativo sono i tanti negozi chiusi che non sono più stati affittati né venduti: questo rende il quartiere un po’ morto dal punto di vista commerciale».

Alessandro Bertolani, titolare dell’omonima tabaccheria di Corso Torino, ha una storia personale che è intrecciata con quella del quartiere e non manca di evidenziarne i cambiamenti del suo tessuto sociale: «Sono qui da una vita, da quando avevo 18 anni, poi ho ereditato l’attività dai miei genitori. Ci conosciamo praticamente con tutte le persone della zona, anche se ultimamente c’è meno via vai nel negozio. Forse devo dire che ci sono pochi parcheggi, e questo è limitante visto che tutti ormai si spostano in macchina. Inoltre, non ci sono più i classici negozi di quartiere come il panettiere o il salumiere, per fare degli esempi. I centri commerciali, in questo senso, sono accentranti. Creare negozi che attirino più persone porterebbe maggiore traffico e sarebbe di grande aiuto anche per tutte le altre attività».

Un parere sottoscritto anche da Federica Giubertoni, dal 2015 titolare della storica Cartolibreria Amica di via Perazzi: «La nostra zona è molto trafficata, probabilmente per via della scuola elementare (Bollini, ndr) che è qui davanti. Tuttavia, ci sono pochi negozi tradizionali, che potrebbero aiutare tutto il contesto di noi attività più piccole, e mi sembra anche che ci siano pochi eventi capaci di attirare persone».

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Fabio Silvestre

Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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