È stato approvato ieri, 28 luglio, dal consiglio comunale l’interesse pubblico in merito al piano per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e dell’intera rete di illuminazione cittadina. Una proposta di investimento dal valore complessivo di 35 milioni di euro che ha richiesto oltre tre anni di preparazione e che ha generato un acceso confronto tra maggioranza e opposizioni, con quest’ultime che criticavano la fretta con cui una proposta di quel calibro voleva essere adottata dall’amministrazione. La delibera, dopo un’ampia discussione, ha ottenuto il via libera con le minoranze che non hanno partecipato al voto.
Il sindaco Alessandro Canelli ha ricordato come tutto sia iniziato nel 2021 con una “chiamata al mercato” da parte del Comune, in cui si invitavano soggetti privati a proporre soluzioni per riqualificare circa un centinaio di edifici pubblici, insieme agli impianti di pubblica illuminazione. Le prime risposte non hanno soddisfatto le aspettative dell’amministrazione, che ha quindi definito nuove linee guida per rendere le proposte più aderenti agli obiettivi del comune. Alla fine, quattro soggetti hanno presentato offerte e, con l’aiuto di advisor esterni, tecnici della Regione e uffici comunali, è stata individuata quella ritenuta la più vantaggiosa per la città.
L’intervento, che sarà realizzato in partenariato pubblico-privato (PPP), non comporterà un aumento della spesa corrente, come ha spiegato Canelli, e «il Comune continuerà a pagare un canone annuo pari più o meno a quanto già spende oggi per l’energia (5,4 milioni di euro) per 20 anni, mentre il privato si impegnerà a realizzare investimenti per opere di efficientamento energetico per un totale, appunto, di 35 milioni di euro. L’obiettivo è duplice: evitare un aumento dei costi energetici e ridurre progressivamente i consumi, grazie a impianti più moderni e sostenibili.
Nel corso della discussione, non sono però mancati i rilievi critici. Le forze di opposizione hanno sottolineato la mancanza di un piano energetico comunale di lungo periodo, utile – secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mario Iacopino – «per comprendere davvero quale sia la visione della città nei prossimi vent’anni». Altri, come il capogruppo del Partito Democratico Nicola Fonzo, hanno espresso preoccupazione per l’adozione di un piano così complesso senza aver potuto approfondire nel merito» sottolineando anche come «da parte nostra non c’è una pregiudiziale ideologica, ma occorre mantenere un controllo puntuale su ciò che verrà stabilito nella successiva convenzione».
A far discutere è stata anche l’esclusione dal progetto di alcuni grandi edifici pubblici, tra cui il Pala Dal Lago, il Teatro Coccia, il mercato coperto e l’impianto dello Sporting. «Perché non sono stati inseriti nel piano?» ha chiesto il consigliere Pd Rossano Pirovano a cui ha risposto il sindaco spiegando che su questi immobili sono già in corso progettualità separate, in parte già finanziate o in via di definizione con altri soggetti pubblici o privati.
L’approvazione del pubblico interesse non significa che tutto sia deciso: la proposta andrà ora a gara, e altri operatori potranno presentare offerte migliorative. Qualora arrivassero, la società che ha presentato la proposta originaria – in questo caso Edison – potrà esercitare il diritto di prelazione, pareggiando l’offerta più vantaggiosa. Come ha ricordato Fonzo, «la partita si apre oggi, non si chiude», e sarà compito della giunta e dei dirigenti guidare i prossimi passaggi.
Per il sindaco Canelli, però, non si poteva più attendere. «L’interesse pubblico viene prima di tutto. Se avessimo rimandato ancora, avremmo perso troppo tempo per inserire questi interventi nella programmazione dei lavori pubblici». Una scelta che guarda al lungo periodo, con l’obiettivo di avere edifici pubblici più efficienti e una città più sostenibile, ma che – come emerso dal confronto in aula – richiederà ora un’attenta vigilanza, sia tecnica sia politica.