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Gazebo di Italia Viva con proposte per il piano del traffico in città

Questa mattina in largo Don Minzoni nell'ambito dell'iniziativa nazionale “1000 piazze per l'Italia”. Il coordinatore Genoni: «Pochi punti chiave per imprimere sostanziali trasformazioni a Novara»

Presidio in largo Don Minzoni, questa mattina, sabato 9 aprile, dei militanti di Italia Viva nell’ambito dell’iniziativa “1000 piazze per l’Italia” per sondare gli umori dei cittadini e presentare le proposte del partito in materia di nuovo piano del traffico in città. Partendo da un presupposto: la stazione di piazza Garibaldi e l’intero nodo ferroviario, come ha spiegato il coordinatore provinciale Giuseppe Genoni, «costituiscono un cardine del progetto di sviluppo nell’ottica della creazione di servizi più funzionali per una città veramente più attrattiva».


Tre le proposte avanzate dai “renziani” novaresi: un’area di parcheggio custodito per le auto ma anche per altri mezzi di mobilità; valutare l’ipotesi per la creazione di un parcheggio sotterraneo sotto l’area della stazione; risolvere le criticità esistenti oggi sulla tratta Torino – Milano. Partendo da questo ultimo punto Genoni ha ricordato il consistente volume del traffico di pendolari che si sposta da e per il capoluogo lombardo: «Milano a meno di trenta minuti di treno? Si può fare, come del resto si faceva una quarantina di anni fa. Per questo chiediamo l’apertura di un tavolo di trattativa diretto fra il Comune e Trenitalia per risolvere le attuali criticità esistenti attraverso il ripristino di un vecchio Intercity e con corse “veloci” nelle fasce orarie 7.45 – 8.15 e 17.20 – 18.20, riportando così il livello del servizio a quello di una volta».


Per quanto riguarda il parcheggio, «proponiamo tariffe agevolate per i possessori di abbonamento ferroviario, tempi più brevi per gli spostamenti all’interno della città, minori intasamenti e una decisa riqualificazione della zona della stazione, tuttora in stato di evidente degrado», mentre spunta anche l’ipotesi di realizzarne uno nuovo sotterraneo, proprio nell’area di piazza Garibaldi. A chi evidenzia le difficoltà e l’inter affrontato da parte di tante amministrazioni per vedere finalmente realizzato in futuro quello della Curia, Genoni ha ricordato che si tratterebbe di «una situazione adeguata agli standard di città simili alla nostra per dimensioni e con l’applicazione di tariffe agevolate per i viaggiatori. In questo modo Novara si troverebbe al passo con i tempi e si verrebbe a creare una nuova viabilità nella zona, con meno automobili in attesa davanti allo scalo».

Nella sostanza, ha concluso Genoni, «si tratta di pochi punti chiave per imprimere sostanziali trasformazioni a Novara; proposte concrete e di buon senso, evitando lo spreco di finanziamenti in opere inutili».

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Luca Mattioli

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