Fondazione Comunità Novarese lancia la campagna dedicata ai lasciti solidali

Un modo per fare testamento destinando tutto o parte del proprio patrimonio alla comunità di cui si è fatto parte

“Il futuro è il più bel ricordo che puoi lasciare” è il motto con cui Fondazione Comunità Novarese – che da poco è diventata da Onlus a Ente filantropico – lancia la nuova campagna dedicata ai lasciti solidali, un modo per decidere dei propri beni sapendo che, dopo di noi, il nostro patrimonio sarà utilizzato a favore della comunità e secondo quelle che sono state le nostre volontà testamentarie.

Il testamento è, infatti, l’unico documento che consente di disporre dei propri beni anche dopo la morte; in questo modo si ha la garanzia di continuare ad essere protagonisti attivi della comunità con cui si è condiviso un percorso di vita, tramandando i propri valori e la propria visione nel futuro.

«Dei 30 milioni di patrimonio della Fondazione, 11 provengono da lasciti solidali – ha affermato il direttore generale di Fcn, Gianluca Vacchini -. Purtroppo in passato abbiamo avuto a che fare con testamenti che non era stati scritti bene e che sono stati invalidati, per questo motivo consigliamo di rivolgersi sempre a professionisti. Lascito solidale è sinonimo di coraggio nel donare al futuro In Fondazione abbiano già avuto modo di gestire alcuni lasciti, come il più consistente Franchini Ferutta che ci ha consentito di essere nella nuova sede di via Gnifetti. Allo stesso modo stiamo portando avanti quello della famiglia Ubertini Rabozzi di Vaprio d’Agogna».

«È la prima volta che la Fondazione fa una propria campagna e lo fa in questo momento di incertezza in cui è fondamentale trasmettere il significato di comunità – ha detto il presidente di Fcn, Davide Maggi -. Il lascito solidale guarda avanti: grazie al lascito si può trasmettere parte di se stessi a quella comunità di cui si è fatto parte».

«Questa è la prova di come la Fondazione abbia creato in questi anni e con entusiasmo nuovi progetti. Questa iniziativa porta nuovi semi sul territorio» ha aggiunto il vice presidente Roberto Santagostino a cui ha fatto eco l’omologa Anna Chiara Invernizzi: «La Fondazione è riconosciuta come punto di riferimento per numerosi progetti rivolti a tutti al comunità: partiamo da ABC Dono per i più piccoli fino a questa proposta per le persone più anziane».

Fare testamento, dunque, permette di esprimere le proprie volontà e assicurarsi che siano rispettate: è un atto fondamentale per determinare, in prima persona, il destino del proprio patrimonio, piccolo o grande che sia. Si ha, infatti, la certezza che i propri beni vengano destinati sia alle persone care, sia agli obiettivi etici e sociali perseguiti durante la tua vita. Non serve un grande patrimonio, ognuno può decidere di lasciare ciò che può e che desidera.

Su questa campagna la Fondazione ha prodotto un documento con tutte le linee guida ed è a disposizione per ogni dubbio o chiarimento. Alcuni dettagli sono già disponibili a questo link.

Domani, giovedì 11 aprile, è inoltre in programma l’ultimo incontro del percorso di formazione “Dire, fare, donare” proprio sul tema “Lascito Solidale – Il futuro del verbo donare” con Stefano Malfatti, direttore Comunicazione e Raccolta Fondi Istituto Serafico di Assisi. Tutti gli incontri si terranno dalle 17 alle 19 nel nuovo auditorium dell’Upo in via Perrone 18. La partecipazione è gratuita con obbligo di prenotazione al link https://forms.gle/xvfCPpBQdpW9YLuJ9. Per informazioni, è possibile contattare gli uffici Fcn, chiamando il numero 0321/611781 oppure scrivendo a comunicazione@fondazionenovarese.it

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Un modo per fare testamento destinando tutto o parte del proprio patrimonio alla comunità di cui si è fatto parte

“Il futuro è il più bel ricordo che puoi lasciare” è il motto con cui Fondazione Comunità Novarese - che da poco è diventata da Onlus a Ente filantropico - lancia la nuova campagna dedicata ai lasciti solidali, un modo per decidere dei propri beni sapendo che, dopo di noi, il nostro patrimonio sarà utilizzato a favore della comunità e secondo quelle che sono state le nostre volontà testamentarie.

Il testamento è, infatti, l’unico documento che consente di disporre dei propri beni anche dopo la morte; in questo modo si ha la garanzia di continuare ad essere protagonisti attivi della comunità con cui si è condiviso un percorso di vita, tramandando i propri valori e la propria visione nel futuro.

«Dei 30 milioni di patrimonio della Fondazione, 11 provengono da lasciti solidali - ha affermato il direttore generale di Fcn, Gianluca Vacchini -. Purtroppo in passato abbiamo avuto a che fare con testamenti che non era stati scritti bene e che sono stati invalidati, per questo motivo consigliamo di rivolgersi sempre a professionisti. Lascito solidale è sinonimo di coraggio nel donare al futuro In Fondazione abbiano già avuto modo di gestire alcuni lasciti, come il più consistente Franchini Ferutta che ci ha consentito di essere nella nuova sede di via Gnifetti. Allo stesso modo stiamo portando avanti quello della famiglia Ubertini Rabozzi di Vaprio d'Agogna».

«È la prima volta che la Fondazione fa una propria campagna e lo fa in questo momento di incertezza in cui è fondamentale trasmettere il significato di comunità - ha detto il presidente di Fcn, Davide Maggi -. Il lascito solidale guarda avanti: grazie al lascito si può trasmettere parte di se stessi a quella comunità di cui si è fatto parte».

«Questa è la prova di come la Fondazione abbia creato in questi anni e con entusiasmo nuovi progetti. Questa iniziativa porta nuovi semi sul territorio» ha aggiunto il vice presidente Roberto Santagostino a cui ha fatto eco l'omologa Anna Chiara Invernizzi: «La Fondazione è riconosciuta come punto di riferimento per numerosi progetti rivolti a tutti al comunità: partiamo da ABC Dono per i più piccoli fino a questa proposta per le persone più anziane».

Fare testamento, dunque, permette di esprimere le proprie volontà e assicurarsi che siano rispettate: è un atto fondamentale per determinare, in prima persona, il destino del proprio patrimonio, piccolo o grande che sia. Si ha, infatti, la certezza che i propri beni vengano destinati sia alle persone care, sia agli obiettivi etici e sociali perseguiti durante la tua vita. Non serve un grande patrimonio, ognuno può decidere di lasciare ciò che può e che desidera.

Su questa campagna la Fondazione ha prodotto un documento con tutte le linee guida ed è a disposizione per ogni dubbio o chiarimento. Alcuni dettagli sono già disponibili a questo link.

Domani, giovedì 11 aprile, è inoltre in programma l'ultimo incontro del percorso di formazione "Dire, fare, donare" proprio sul tema “Lascito Solidale – Il futuro del verbo donare” con Stefano Malfatti, direttore Comunicazione e Raccolta Fondi Istituto Serafico di Assisi. Tutti gli incontri si terranno dalle 17 alle 19 nel nuovo auditorium dell’Upo in via Perrone 18. La partecipazione è gratuita con obbligo di prenotazione al link https://forms.gle/xvfCPpBQdpW9YLuJ9. Per informazioni, è possibile contattare gli uffici Fcn, chiamando il numero 0321/611781 oppure scrivendo a comunicazione@fondazionenovarese.it

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore