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Sporting e Pala Dal Lago, quale destino per le piscine dei due impianti?

Lo hanno chiesto questa mattina in consiglio comunale i rappresentanti del Pd. L'assessore allo Sport De Grandis: «Per il complesso del Terdoppio a breve sarà chiusa la gara, per quella di viale Kennedy non si è concretizzato nessun rapporto contrattuale»

Quale sarà il destino delle due piscine coperte cittadine, l’impianto al complesso del Terdoppio (nella foto) e quello – più datato – del palasport Stefano Dal Lago? Lo hanno chiesto questa mattina, lunedì 29 novembre, i consiglieri del Partito Democratico al neo assessore allo Sport Ivan De Grandis nel corso del consiglio comunale.

Sul tema Sporting, è stata affrontata la duplice problematica: da una parte la sospensione del bando per la gestione dei servizi, con un importo di poco superiore ai 3 milioni di euro, dall’altra la chiusura della piscina fino a metà gennaio. «L’affidamento – ha risposto De Grandis – non si è ancora concluso e confermo la sospensione in quanto sono in corso approfondimenti sulla procedura amministrativa presentata dalle concorrenti». Gli uffici avrebbero inoltre confermato che «a breve sarà chiusa la fase riguardante la valutazione delle offerte presentate dalle concorrenti ammesse. Quindi sarà chiusa la gara e sarà reso noto chi si sarà aggiudicato l’appalto».

«Ci ha dato una risposta di rito – ha replicato il capogruppo del Pd Nicola Fonzo esprimendo la sua insoddisfazione – e questo per noi non è sufficiente. Aspettiamo l’esito della gara e poi ritorneremo qui, perché l’intera vicenda dello Sporting ce la porteremo avanti per chissà quanti anni ancora».

Per quanto riguarda la struttura di viale Kennedy, l’interrogazione ha sottolineato come da tempo manchi una società in grado di gestire la piscina, nonostante siano trascorsi cinque mesi dalla sua riapertura. L’impianto era stato chiuso nel 2007 nonostante si fossero da poco conclusi importanti lavori di manutenzione «proprio per convogliare tutta la potenziale utenza – si legge del testo – nel nuovo, “faraonico” complesso di corso Trieste». Da qui il quesito sottoposto alla giunta: quali iniziative si intendono assumere perché la piscina di viale Kennedy torni a essere fruibile?

«Il non utilizzo della piscina – così De Grandis – ha visto negli ultimi anni solo piccoli interventi necessari per la conservazione dell’immobile, che allo stato attuale presenta la necessità di interventi strutturali di rilievo. Alcuni mesi orsono è stata indetta una gara per l’individuazione di un operatore economico che volesse realizzare opere di ristrutturazione volte a una nuova concessione dell’impianto. Purtroppo, nonostante l’iniziale interesse da parte di un soggetto, non si è concretizzato alcun rapporto contrattuale. Come amministrazione intendiamo perseguire la strada del rilancio della struttura e proporre un’analoga iniziativa pubblica. Sappiamo benissimo che in città esiste una carenza di spazi a fronte di tante associazioni che svolgono attività e che li meriterebbero». Ancora Insoddisfatto Fonzo: «Nessuno è interessato a gestire la piscina di viale Kennedy perché dopo quattordici anni di chiusura occorre farci anche dei lavori».

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

Una risposta

  1. la gara si è chiusa con niente di fatto, chi oggi è dentro a gestire è stato escluso in quanto senza i titoli per partecipare alla gara(ma sta gestendo?)
    l’altro concorrente escluso perchè non ha raggiunto la soglia minima dell’offerta tecnica, quindi nuova gara ????

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