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Caos passaporti anche a Novara, impossibile prenotare un appuntamento

Le cronache locali di tutta Italia raccontano di tempi d'attesa infiniti. IL racconto di due nostre lettrici

Caos passaporti anche a Novara. Le cronache locali di tutta Italia raccontano di tempi d’attesa infiniti se non addirittura impossibili per il rilascio o il rinnovo del documento di espatrio. Non fa eccezione Novara dove più di un nostro lettore si è rivolto alla redazione per segnalare il problema.

Per richiedere il passaporto, infatti, è necessario prenotare l’appuntamento on line sul sito della Questura della propria provincia. Ma da diversi giorni è tutto bloccato.

«Non è possibile prenotare alcun appuntamento – racconta una lettrice – una volta collegati con il portale, compare sempre lo stesso messaggio: non ci sono disponibilità nelle strutture della tua provincia. Assurdo. Magari possono esserci anche buone ragioni per questo caos, ma siamo noi cittadini a pagarne le spese».

«Dopo numerosi tentativi andati a vuoto, finalmente il sito della Questura mi ha dato una disponibilità, peccato che si tratti del 4 settembre – dice un’altra lettrice -. Come è possibile? Ho prenotato un viaggio con la famiglia per Pasqua e tutti dobbiamo rinnovare il passaporto».

Sembra, tra l’altro, che in altre parti d’Italia le Questure abbiano suggerito di acquistare i biglietti di volo qualche low cost per un giorno qualsiasi e di presentarsi in commissariato con il ticket così da ottenere il documento con urgenza.

La questione è arrivata fino in Regione dove la scorsa settimana si è svolto un vertice con i prefetti e i questori di tutto il territorio piemontese. «Ho chiesto questo incontro per dare la disponibilità della Regione a supportare, nei modi possibili, il lavoro delle Prefetture e delle Questure – spiega il presidente Alberto Cirio -. È fondamentale che i cittadini possano avere i documenti necessari all’espatrio in tempo utile e ringrazio i prefetti e i questori per la disponibilità a potenziare sia gli open day che gli sportelli dedicati alle pratiche urgenti. Abbiamo anche valutato la possibilità di coinvolgere i Comuni per rendere il servizio più capillare e vicino ai cittadini. Durante il Covid gli spostamenti, come sappiamo, sono stati ridotti al minimo e molti passaporti sono andati in scadenza senza essere rinnovati in quel momento, e questo adesso che la vita è tornata alla normalità sta provocando un forte incremento delle richieste. Ci è stato però garantito che tutti i cittadini riceveranno i documenti nei tempi utili per le loro esigenze di espatrio».

Addirittura due interrogazione sono state presentate in Parlamento da Francesca Ghirra, deputata di Alleanza Verdi Sinistra e Fabrizio Benzoni, deputato di Azione Italia Viva, rivolte al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che così ha risposto: «La congestione si è creata con la ripresa dei flussi turistici, che si è combinata con l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue e la conseguente necessità di avere il passaporto per entrare nel Regno Unito. A questo si aggiungono le lentezze che molte amministrazioni comunali stanno incontrando nel rilascio delle nuove carte d’identità. Lentezze che stanno spingendo parecchi italiani a richiedere il passaporto come documento di identità».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Una risposta

  1. E il ministro piantedosi invece di interessarsi di scemenze come i raw party non era meglio che si interessasse di offrire servizi DECENTI ai cittadini che gli pagano lo stipendio per altro MOLTO LAUTO?!!!

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