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Auto elettriche: a Novara incremento di immatricolazioni. La mappa delle colonnine di ricarica

DA 678 del 2021 al 932 del 2022. Pinto (Aci Novara): «Innegabili i vantaggi dell'elettrico ma, al momento, i costi restano molto elevati»

C’è chi pensa siano il futuro, altri invece solo un’operazione commerciale. Le auto elettriche, in forte espansione negli ultimi anni, hanno generato due fazioni contrapposte: c’è chi rimane ancorato alla praticità di benzina e gasolio, con qualche incursione verso il gpl e chi si sta spostando sempre di più verso l’elettrico, sia con l’ibrido sia con i motori interamente a batteria. Ma qual è la risposta effettiva alla soluzione full electric da parte di Novara e provincia? Quali sono i costi, la disposizione e l’accessibilità alle colonnine elettriche di ricarica?

I dati forniti da Aci Novara sulle immatricolazioni confermano un crescente interesse. Facendo un confronto tra i dati del 2021 e del 2022, si è passati da 678 a 932 vetture elettriche immatricolate nel novarese.

«Penso che l’elettrico sia una tecnologia con importanti vantaggi nella circolazione cittadina, non soltanto nelle grandi metropoli – spiega Paolo Pinto, direttore di Aci Novara -. Sono auto molto moderne ed ecologiche. C’è anche una tendenza, da parte delle case costruttrici, all’upsize, cioè all’incremento delle dimensioni delle auto cosiddette “medie” per favorirne l’acquisto, anche nel comparto elettrico. Tuttavia, quanto è effettivamente matura questa tecnologia per realizzare tutti i benefici collegati, per esempio, alla logistica? C’è poi un profilo economico importante che non può essere trascurato. I costi non possono essere supportati da una grande fetta della popolazione».

Guardando al lato pratico, ci sono due app di riferimento per l’elettrico. Una è “Be Charge”, sviluppata da Eni Plenitude, mentre la seconda è “Supercharger” di Tesla ma accessibile a tutte le tipologie di auto. All’interno è possibile trovare una mappa con la disposizione delle colonnine elettriche. Tramite la prima potrete trovare diverse colonnine sparse tra Novara e provincia (informazioni e dettagli completi su Be Charge). Limitandoci al centro città, sono presenti: in via Perrone, 16; in via Passalacqua, 7; nel parco dell’Allea, in via Grandi, 1, e nei pressi della stazione, in viale Manzoni, 8.

“Supercharger” mostra solo le colonnine private a marchio Tesla. Tra queste, nella nostra zona, si possono trovare al “Il Villaggio del Benessere” a Caltignaga, al centro commerciale di Vicolungo o all'”Hotel Oleggio & Ristorante L’Eventho” a Oleggio (informazioni e dettagli completi su Supercharger). Va poi detto che, a Novara, i conducenti di vetture elettriche sono esentati dal pagamento dei parcheggi blu, ma soltanto se residenti in città.

Pinto ha spiegato infine quelli che possono essere gli aspetti più complessi dell’elettrico: «Innanzitutto, utilizzando le utenze domestiche per la ricarica, i costi sono molto elevati. Alcune auto elettriche poi possono andare benissimo per la città ma non per percorsi interurbani, spesso si rischia di trovare la postazione di ricarica occupata. Come infrastrutture, ad oggi, il paese è molto indietro rispetto alla collocazione di colonnine. Infine, i costi d’acquisto. Se io oggi dovessi sostituire una vettura a gasolio Euro 4 o Euro 5 con una elettrica, a parità di caratteristiche, si arriva a spendere sui 30-35 mila euro. Ci sono poi incentivi all’acquisto a mio parere marginali rispetto al costo totale dell’auto».

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Fabio Silvestre

Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

Una risposta

  1. Io avrei dei dubbi oltre che ad incentivare il mercato cinese con le batterie si corrono ancora molto rischi dal punto di vista impatto ed effetti collaterali, pensiero anche condiviso dalla BMW che pensa a soluzioni alternative come l’idrogeno.

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