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Anci e crisi in Ucraina: «Il Piemonte è pronto all’accoglienza»

Il presidente Corsaro: «Urgente censimento strutture da destinare all'accoglienza»

La macchina della solidarietà e dell’accoglienza dei Comuni italiani si è attivata da giorni per rispondere alle richieste di aiuto dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. Numerose le iniziative adottate dai sindaci, in attesa delle circolari che saranno emesse dal governo a seguito della pubblicazione del decreto-legge approvato lo scorso 25 febbraio

Intanto nelle scorse ore, in attesa delle disposizioni che arriveranno direttamente dal governo attraverso il coinvolgimento delle Prefetture, l’Associazione dei Comuni ha già incontrato i rappresentanti del Viminale. «Oltre alle necessarie e urgenti operazioni di ampliamento della Rete SAI – fanno sapere da Anci nazionale – sono in fase di valutazione azioni ed interventi di più celere attivazione, che possano valorizzare anche le “naturali” reti di sostegno e solidarietà dei numerosi cittadini ucraini residenti in Italia».

Sulla questione è intervenuto anche il presidente di Anci Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, che ieri ha partecipato ad un incontro interlocutorio svoltosi in Prefettura a Torino. «Siamo pronti a dare una risposta concreta alle necessità immediate di chi scappa dagli orrori della guerra. Nello spirito che da sempre caratterizza il Piemonte, faccio appello ai colleghi sindaci affinché, in attesa dei provvedimenti che arriveranno del governo, si attivino per fare un censimento delle strutture da destinare all’ospitalità e all’accoglienza».

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Redazione

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