Alberi abbattuti, nuove piantumazioni, gestione del verde urbano e progetti per il futuro. Sono stati questi i temi al centro di un’interrogazione presentata in consiglio comunale ieri, 28 luglio. dal Movimento 5 Stelle, attraverso il capogruppo Mario Iacopino, che ha chiesto chiarezza su quanto fatto e su cosa si intenda fare per il patrimonio arboreo cittadino.
A rispondere è stata l’assessora all’Ambiente Elisabetta Franzoni (FdI), che ha colto l’occasione per fare il punto su una questione «che sta a cuore tanto all’amministrazione quanto ai cittadini». I numeri parlano chiaro: nel 2023 gli abbattimenti sono stati 335, mentre nel 2024 (dati aggiornati a settembre) si contano già 259 alberi rimossi. Il Comune tiene traccia di tutti gli interventi attraverso un database online consultabile liberamente, dove vengono indicate anche le motivazioni di ogni abbattimento.
«Si tratta quasi sempre di alberi ormai morti, gravemente malati o pericolosi per la stabilità – ha spiegato Franzoni –. In alcuni casi, le radici interferiscono in modo insanabile con edifici o sottoservizi». Insomma, decisioni spesso obbligate, che però suscitano sempre grande sensibilità tra i cittadini.
Il Movimento 5 Stelle ha però voluto anche capire cosa venga fatto in termini di compensazioni, ovvero di nuove piantumazioni. Nel 2023 sono stati piantati 98 nuovi alberi adulti, distribuiti in varie zone della città. Meglio è andata nel 2024, con 220 nuovi alberi: 93 adulti in ambito urbano e 127 derivanti da interventi di compensazione ambientale.
«È un segnale positivo – ha commentato Iacopino – ma non sufficiente, se si considera che ogni anno si perdono centinaia di alberi. E soprattutto, che molti di quelli piantati non riescono nemmeno a crescere». Tra le richieste del Movimento c’è anche quella, ribadita più volte, di dotare Novara di un vero e proprio piano del verde, strumento urbanistico pensato per pianificare in modo strategico la gestione e lo sviluppo del verde pubblico. Al momento, la città ha soltanto un regolamento per il verde urbano.
L’assessora ha confermato che il piano «ùè uno strumento volontario, ma utile per guidare le scelte dell’amministrazione in tema di ambiente e verde urbano». Intanto, il comune sta lavorando a un nuovo censimento degli alberi pubblici, iniziato nel maggio 2025 e destinato a concludersi entro maggio 2026. Al termine, sarà disponibile una mappa georeferenziata e consultabile da tutti i cittadini. Al 31 dicembre 2024, gli alberi presenti su suolo comunale erano 31.193.
Tra le iniziative future, c’è anche quello legato alla partecipazione del comune al bando regionale “Urban Foresting”, che prevede interventi per migliorare le aree verdi lungo le strade, incrementare il patrimonio arboreo e de-impermeabilizzare alcune superfici urbane. Le risorse totali del bando ammontano a 2,5 milioni di euro e il progetto del comune di Novara è stato ammesso tra quelli finanziabili, ma si è ancora in attesa di sapere tempi e risorse effettive.
Il consigliere Iacopino ha chiuso il suo intervento sottolineando: «Se si guarda al sito del Comune, si nota come tanti alberi vengano abbattuti perché secchi. Molti sono giovani, e questo è un problema: vengono piantati, ma poi lasciati a loro stessi, senza cure adeguate. Il risultato è che non crescono e devono essere rimossi. Serve più attenzione, più continuità e più impegno nella gestione del verde». Un messaggio chiaro: il patrimonio arboreo non è solo una questione estetica, ma un investimento ambientale da tutelare con serietà e lungimiranza.
Una risposta
La questione sta talmente a cuore a questa amministrazione che il saldo negativo tra alberi abbattuti e alberi piantati sta lì a dimostrarlo. Mentre tutta Europa ha compreso che dagli alberi può venire una risposta concreta al problema del surriscaldamento, a noi toccano amministrazioni così…