Chez Mimich

Misericordia

“Misericordia”, produzione del Piccolo Teatro di Milano, andata in scena per la penultima rappresentazione al Teatro Grassi, si potrebbe definire una “azione scenica”. L’azione scenica

L’ideal-tipo di Facebook (New Entry)

L’evoluzione degli ideal-tipi presenti nei social è, come tutto, in continuo mutamento e naturalmente occorrono degli aggiornamenti. Vediamo di fare il punto delle “new entry”.

I quaderni di Giancarlo De Carlo 1966-2005

el 1978 acquistai il numero uno di “Spazio & Società”, una nuova rivista di architettura che si presentava allora nel panorama editoriale italiano e che

Chaosmos

La pietra ha in sé qualcosa di primordiale; non per nulla è detta “età della pietra” la prima età della nostra umanità. La pietra ha

Assolutamente musica

Non è semplice seguire la conversazione tra Haruki Murakami e Seiji Ozawa sul “Concerto per pianoforte e orchestra n.3” di Beethoven e “qualche altra opera”,

1917

Cosa abbiamo in comune io e Sam Mendes? Alcune cose, per esempio io scrivo di un film girato da lui, cosa credo rilevante per me

Il concerto di San Gaudenzio

Quando a risuonare, sotto l’immenso vuoto della Cupola antonelliana, sono il violoncello jazz-folk di Hank Roberts e il sax algido e lirico di Silke Eberhardt

Il cotechino sul palco del Regio

Povero Maestro Muti. Lo aveva detto qualche giorno fa in una intervista rilasciata al Messaggero: «Quando vedo certi programmi della tv italiana passo a tv

Cavalcavia, Colonne d’Ercole

Per noi, ragazzi poveri di Sant’Agabio, le Colonne d’Ercole erano il cavalcavia. Da una parte il mondo conosciuto, dall’altra quello sconosciuto, da una parte “noi”,

Chez Mimich

Misericordia

“Misericordia”, produzione del Piccolo Teatro di Milano, andata in scena per la penultima rappresentazione al Teatro Grassi, si potrebbe definire una “azione scenica”. L’azione scenica non deve dare tregua e “Misericordia”, scritta e diretta da un genio del teatro italiano quale è Emma Dante, non la dà. Come dice la

Sexxx porn: l’immaginario erotico italiano dalla rivoluzione sessuale al digital porn

Chi vuole davvero capire come funzionano i social, dovrebbe fare ciò che ho fatto questa mattina per pochi secondi. Ho pubblicato un album di fotografie scattate ieri alla mostra “Sexxx Porn: l’immaginario erotico dalla rivoluzione sessuale al porno digitale”, aperta fino al 25 maggio prossimo alla Fabbrica del Vapore di

L’ideal-tipo di Facebook (New Entry)

L’evoluzione degli ideal-tipi presenti nei social è, come tutto, in continuo mutamento e naturalmente occorrono degli aggiornamenti. Vediamo di fare il punto delle “new entry”. IL SANREMISTA: figura, in realtà, presente da anni su Facebook, era relegato in secondo piano; pubblicava timidamente foto di qualche cantantino o qualche immagine del

I quaderni di Giancarlo De Carlo 1966-2005

el 1978 acquistai il numero uno di “Spazio & Società”, una nuova rivista di architettura che si presentava allora nel panorama editoriale italiano e che altro non era che l’edizione italiana di una prestigiosa rivista francese, “Espace et Societé” fondata e diretta da Henri Lefebvre, urbanista, che fu anche (forse

Chaosmos

La pietra ha in sé qualcosa di primordiale; non per nulla è detta “età della pietra” la prima età della nostra umanità. La pietra ha in sé il fascino di tutto ciò che l’uomo non ha manipolato. Ci è data in natura. Ma la pietra è anche stata utilizzata dall’uomo,

Assolutamente musica

Non è semplice seguire la conversazione tra Haruki Murakami e Seiji Ozawa sul “Concerto per pianoforte e orchestra n.3” di Beethoven e “qualche altra opera”, come si dice nel primo paragrafo del bel volume edito da Einaudi “Assolutamente musica”. E non lo è, richiedendo il volume una partecipazione che possiamo

1917

Cosa abbiamo in comune io e Sam Mendes? Alcune cose, per esempio io scrivo di un film girato da lui, cosa credo rilevante per me ma non per lui, ma abbiamo anche in comune anche i racconti della Grande Guerra fatti dai nostri nonni. Gran bella storia quella raccontata nel

Il concerto di San Gaudenzio

Quando a risuonare, sotto l’immenso vuoto della Cupola antonelliana, sono il violoncello jazz-folk di Hank Roberts e il sax algido e lirico di Silke Eberhardt in una splendente mattina di maggio per “Novara Jazz” o sono, come ieri sera, le note dei “Concerti brandeburghesi” di Johann Sebastian Bach, magnificamente interpretati

Il cotechino sul palco del Regio

Povero Maestro Muti. Lo aveva detto qualche giorno fa in una intervista rilasciata al Messaggero: «Quando vedo certi programmi della tv italiana passo a tv straniere per trovare cose di sostanza, e poi non se ne può più di cuochi e cucina». Non aveva ancora visto il meglio. Ci ha

Cavalcavia, Colonne d’Ercole

Per noi, ragazzi poveri di Sant’Agabio, le Colonne d’Ercole erano il cavalcavia. Da una parte il mondo conosciuto, dall’altra quello sconosciuto, da una parte “noi”, dall’altra “loro”, da una parte i poveri e dall’altra i ricchi. Una barriera fisica e psicologica. Fisica perché fare tutto il cavalcavia in bicicletta, l’unico