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Mensa scolastica più cara a Cameri, la minoranza critica: «Famiglie non avvisate»

Mensa scolastica più cara a Cameri, la minoranza critica: «Famiglie non avvisate».

Che il buono pasto della mensa scolastica avrebbe subito un aumento lo si sapeva già: era stato segnalato dall’amministrazione comunale nel mese di settembre (leggi qui). Un aumento dovuto al Covid e alle nuove modalità di distribuzione dei pasti agli alunni: gli 80 centesimi in più li ha presi in carico lo stesso Comune fino a dicembre 2020, fa gennaio 2021 la spesa in più passa alle famiglie. Nell’ultimo consiglio comunale la minoranza ha attaccato l’amministrazione.

«Critichiamo le modalità adottate dall’amministrazione, che non ha comunicato alle famiglie questa novità, – spiega il consigliere di “Insieme per Cameri” Melissa Rossoni – magari alcune avrebbero preso altre scelte. E poi, l’aumento è stato coperto fino a dicembre, buona notizia, ma perché non proseguire? Siamo in una situazione di emergenza, aiutiamo le nostre famiglie. E poi si tratterebbe di un supporto momentaneo visto che l’aumento cesserà quando cesserà l’emergenza. Il Governo centrale ha già trasmesso al comune un contributo straordinario di oltre 400mila euro per far fronte alle maggiori spese e alle minori entrate legate alla emergenza Coronavirus pertanto ci sono i soldi per assorbire l’aumento e non farlo gravare sulle famiglie».

A spiegare la situazione l’assessore Simone Gambaro: «Vorrei precisare l’utilizzo dei 400mila euro del governo centrale, – dice – sono serviti per mancati trasferimenti e quindi per coprire per esempio stipendi e utenze, e in parte sono stati utilizzati anche per coprire i maggiori i costi, infatti i 17mila euro di copertura dei quasi quattro mesi di mesi arrivano proprio da lì. Al momento non possiamo utilizzare altri soldi, lo faremo se ci saranno altri trasferimenti». L’aumento, previsto inizialmente da Dussman per 1.20 euro a pasto è stato fissato poi a 0.80 euro. «Abbiamo cercato di abbassare l’aumento, abbiamo speso 10mila euro per alcuni scaldavivande che potessero servire per consegnare i piatti caldi nelle varie classi, – continua Gambaro – ci siamo messi a lavoro. E ricordiamoci anche che si tratta di un servizio in proroga, nel 2021 ci sarà un nuovo bando e il rincaro sarà fisiologico».

A ora non ci sono state lamentele: «Ci tengo a precisare che proprio a settembre è stato fatto un incontro con la dirigente, Asl e tutte le famiglie e la novità è stata comunicata. A oggi non abbiamo ricevuto lamentele».

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Elena Mittino

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