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Bellinzago sotto attacco dei vandali: distrutta tubazione della palestra della scuola media

Il consigliere di minoranza Mazzaron: «Mancano luoghi di aggregazione per i giovani»

Venerdì 27 gennaio intorno alle 18 l’ennesimo episodio di vandalismo a Bellinzago: un giovane ha distrutto un tubo pluviale della nuova palestra della scuola media, adiacente al parchetto. Un passante ha assistito alla scena e ha subito allarmato la Polizia municipale che è intervenuta sul posto. Nella notte di sabato 28 gennaio, invece, diversi cittadini sono stati svegliati da un forte boato causato dallo scoppio di un petardo fatto esplodere in centro paese.

Episodi che fanno seguito a quelli già accaduti meno di un mese fa quando un petardo è stato fatto esplodere in chiesa durante una funzione funebre e il presepe sul sagrato della chiesa è stato vandalizzato. Tra i cittadini di Bellinzago sale la preoccupazione. Il dibattito si è spostato sui social dove alcuni commentano che «non ci sono più regole fra i ragazzi bellinzaghesi» e che «i genitori e le istituzioni dovrebbero intervenire al più presto perchè la situazione sta davvero degenerando».

Sulla vicenda interviene il consigliere di minoranza, Federico Mazzaron che sottolinea quanto «a Bellinzago manchino luoghi di aggregazione per i giovani. Non sono qui a fare polemica politica, perchè di fronte agli atti di vandalismo non esiste partito o fazione. Sono qui però a rimproverare l’amministrazione di non aver dato ascolto alle mie mozioni già in tempi non sospetti – specifica il consigliere – quando cercavo di far capire quanto mancasse a Bellinzago una politica rivolta ai giovani. Non ci sono opportunità per i nostri ragazzi che, purtroppo, sono portati a commettere questi atti del tutto deprecabili e non giustificabili. Credo che nella nostro cittadina esista un gap importante tra le generazioni adulte – il nostro è un paese con una mentalità molto chiusa – e i giovani; questo porta a un evitabile scontro».

«A mio avviso – conclude Mazzaron – il Covid ha creato instabilità fra i giovani e questa instabilità non è stata incanalata in modo corretto e le conseguenze, in una realtà piccola come quella bellinzaghese, di fatto le stiamo vivendo in questi mesi con atti vandalici e comportamenti da condannare senza alcuna riserva».

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Paolo Pavone

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