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L’UPO entra nel gruppo di sostenitori del Contratto di lago per il Cusio

Tra gli obbiettivi riduzione dell'inquinamento e riqualificazione del territorio

Lo scorso 24 gennaio il rettore prof. Gian Carlo Avanzi e l’ing. Giovanni De Bernardi, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’EcoMuseo del Lago d’Orta e Mottarone (EcoMuseo Cusius), hanno siglato il Contratto di Lago per il Cusio.

Il Contratto di Lago del Cusio nasce come progetto nell’ambito del ciclo di conferenze “Orta Reloaded: Le Eco Logiche”, tenutosi a San Maurizio d’Opaglio nel settembre 2017 con lo scopo di raccontare la storia di inquinamento del lago d’Orta e stimolare il confronto sulle necessità di salvaguardia del lago e le nuove prospettive di sviluppo eco-sostenibile del territorio.

Gli obiettivi del Contratto, che dal 2017 a oggi ha trovato sempre maggiori soggetti aderenti e sostenitori, sono individuabili in quattro tematiche principali:

  • Riduzione dell’inquinamento: prevenzione e contrasto degli sversamenti, pulizia rifiuti e riduzione fonti di inquinamento, raggiungimento certificazioni ambientali, mappatura digitale progressiva delle reti fognarie;
  • Riqualificazione condivisa del territorio: messa in rete degli interventi di valorizzazione già avviati, coordinamento delle azioni di ripulitura manutentiva periodica tramite interventi volontari, scambio e condivisione di informazioni tra enti locali, sviluppo del turismo culturale e sportivo sostenibile;
  • Ecosistema lago: studio dell’ecosistema, delle componenti biotiche e abiotiche, definizione di progetti di monitoraggio e valutazione degli impatti;
  • Educazione alla sostenibilità ambientale: formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione, nelle sue diverse componenti e fasce d’età.

Con la firma del Rettore anche l’UPO entra a far parte dei 127 soggetti aderenti. Nell’occasione sono stati approfonditi i temi di comune interesse e le possibili future iniziative.

Funzionale all’accordo, sotto il profilo della ricerca, sarà l’attività che verrà sviluppata con taglio multidisciplinare dal nuovo Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DiSSTE).

«In particolare – ha sottolineato il prof. Avanzi – i due nuovi corsi di laurea attivati dall’Ateneo già da quest’anno, Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile e Chimica verde, prepareranno profili professionali utili ai territori su cui si concretizzerà l’azione del Contratto di Lago per il Cusio». 

«Siamo molo interessati – ha aggiunto l’ing. De Bernardi – all’implementazione di un sistema “snello e accessibile” di valutazione di impatto ambientale o di un sistema per calcolare l’equivalente dell’impronta di carbonio (carbon foot print), che ogni attività umana produce, ma che in alcuni casi diventa insostenibile per la natura che la subisce».

Altri temi a cui si è fatto cenno, e che potranno portare in futuro a interessanti cooperazioni, sono la qualità e il monitoraggio delle acque; le ricadute sulla fauna ittica presente e futura; futuri metodi di risanamento dei fondali del lago; economia ambientale; implicazioni dell’ambiente in campo medico; sessioni di orientamento per diplomati.

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