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Bonus edilizia, secondo il CNA: «Bisogna rivedere la nuova norma, è troppo penalizzante»

CNA PN scrive ai parlamentari del territorio e chiede di rivedere la norma

Le nuove pesanti restrizioni relative all’utilizzo dei bonus edilizi, contenute nel decreto Sostegni ter, tra le quali il limite ad una sola volta della possibilità di ricorrere alla cessione del credito da parte delle imprese come forma di incasso dei lavori effettuati stanno provocando il disimpegno degli intermediari finanziari nell’acquisto dei crediti di imposta.

«E’ una situazione improvvisa e grave – ha spiegato il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino (in foto) – destinata a frenare la realizzazione degli interventi di ristrutturazione, riqualificazione e efficientamento energetico degli immobili già programmati. In questo modo si penalizzano gli imprenditori e i cittadini onesti e si rallenta la crescita economica in atto e il ricorso ai fondi del PNRR. Siamo molto delusi e siamo convinti che possono essere trovate altre formule per contrastare le frodi, e che ci sono altri strumenti per individuare e perseguire i responsabili di atti illeciti, obiettivi che CNA condivide».

«CNA ha inviato una lettera al presidente del consiglio Draghi, ai ministri competenti e ai leader politici – ha aggiunto il presidente CNA Piemonte Nord Massimo Pasteris – per chiedere di superare, in sede di conversione, le restrizioni introdotte. Serve garantire continuità e certezza al meccanismo della cessione del credito e mantenere la necessaria stabilità al funzionamento dei bonus. Vanno considerati i benefici che queste misure stanno fornendo a sostegno della ripresa della nostra economia, oltre che alla riqualificazione del patrimonio immobiliare del nostro Paese, con il risultato non secondario di favorire il risparmio energetico e ridurre le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Come CNA Piemonte Nord scriveremo anche ai Parlamentari eletti nei nostri territori, Novara, Vercelli e VCO, per chiedere sostegno alla nostra proposta. In questo momento non servono nuovi ostacoli ma servono stabilità e certezze nell’applicazione delle norme che stanno creando opportunità di lavoro e crescita».

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