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Donazioni di sangue, la Regione: «Bisogna donare anche in emergenza Covid, la sicurezza dei donatori è sempre garantita»

Il Covid rischia, tra le altre cose, di rallentare le donazioni di sangue

La Regione Piemonte sottoscrive e rilancia con forza l’appello delle associazioni che invitano la popolazione a donare il sangue. In queste settimane sono giunte alle associazioni presenti sul territorio (Avis, Fidas, Croce Rossa e CABS) segnalazioni di un calo significativo di accessi per la donazione di sangue e di plasma nelle strutture di raccolta degli ospedali e delle unità di raccolta associative.

Una situazione dovuta alla nuova ondata di contagi che costringe i donatori e, in alcuni casi, il personale addetto alla raccolta, a rispettare i periodi di quarantena o per aver contratto il virus o per aver avuto contatti con persone positive.

«Il Piemonte è una regione particolarmente virtuosa: sono molti i donatori di sangue e con le loro donazioni non solo possiamo garantire le esigenze dei nostri ospedali ma siamo anche in grado di sostenere altri territori italiani compensando situazioni di particolare criticità, come nel caso della Sardegna.”- ha sottolineato l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Per far fronte alla situazione critica di queste settimane, è fondamentale che chi è già donatore si attivi a prenotare la propria donazione e chi non hai mai donato il sangue risponda all’appello per dare il proprio prezioso contributo. Pertanto, chi è in buona salute ed è nelle condizioni per donare, contatti il centro di raccolta più vicino per prenotare la propria donazione. E’ possibile farlo nella massima sicurezza e nel rigoroso rispetto delle norme».

Come già avviene dai primi momenti della pandemia tutte le strutture di raccolta sangue (sia ospedali che unità gestite dalle associazioni) hanno attivato regole di accesso, basate su linee guida diramate dal Centro nazionale sangue, che garantiscono la sicurezza dei donatori e il rispetto delle norme di distanziamento e di igiene (a partire dalla prenotazione della donazione che consente accessi contingentati ai punti di raccolta).

In Piemonte la rete trasfusionale, supportata dalla struttura regionale di coordinamento (responsabile la dottoressa Arabella Fontana), è costantemente impegnata attraverso i punti di raccolta presenti sul territorio, e grazie alla sensibilità e all’altruismo di tanti donatori, a mantenere gli eccellenti risultati raggiunti negli anni, in modo da garantire a tutti i cittadini la  pronta disponibilità quantitativa e qualitativa dei prodotti e delle prestazioni trasfusionali necessari per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

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