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Casa Alessia per l’Ucraina. Al Broletto il concerto della Veja Masca

Venerdì 13 alle 21, nell’Arengo del Broletto di Novara, si terrà un nuovo appuntamento con i Concerti per Alessia. La serata, organizzata a favore delle iniziative di Padre Yuriy per l’Ucraina, vedrà l’esibizione di un gruppo storico del panorama della musica popolare: La Veja Masca, che nell’occasione compie ben 40 anni di attività. I 40 anni della Veja Masca hanno avuto inizio proprio con una canzone sulla pace. 

Nel maggio del 1982 una canzone scritta da Gianni Dal Bello veniva infatti selezionata per diventare l’inno alla pace in una grande manifestazione al Palaeur di Roma ed essere eseguita davanti al papa, Giovanni Paolo II Da quel momento “La Veja Masca” che in piemontese significa “la vecchia strega” iniziò la propria avventura: quattro ragazzi novaresi, Gianni Dal Bello, Elena Ferrara, Roberto Moroni e Luisa Rizzotti, si esibirono in veste di menestrelli con quello strano nome dialettale davanti a un pubblico di quindicimila persone arrivate da tutta Italia. e Nell’estate di quell’anno eccoli poi presentarsi nel cortile del Broletto di Novara con uno spettacolo innovativo di teatro-musica dal titolo “La dama di st. Remy” che racconta la storia di una dama divenuta strega per le cattiverie degli umani, ma dal cuore tenero: la Veja Masca, appunto. Fu l’inizio di una lunga avventura che ha visto il gruppo esibirsi po’ tutta Italia da Roma a Pisa, da Milano a Verona, da Crema a Lodi e a in tantissimi centri del Piemonte. Diverse le collaborazioni negli anni, ma le più importanti sono state quella del violinista Giacomo Zamponi e del tastierista Giovanni Maria Fumagalli che hanno impresso un sound tutto nuovo e accattivante al gruppo. In seguito si sono aggregati anche il violoncellista Diego Ragazzo e don Pier Davide Guenzi con il quale “La Veja Masca” si è esibita anche in Francia, a Lourdes e al Festival Biblico di Vicenza.

Tra i numerosi concerti e spettacoli teatrali in tutta la Penisola vanno ricordati, oltre a quello in piazza San Pietro, per un incontro con il pontefice, l’esibizione a Villa Borghese per migliaia di ragazzi in una giornata organizzata dall’Acr e a Castel S.Angelo in un concerto subito trasformato in happening per cinquemila giovani danzanti; e ancora a Pisa, Verona, Milano, Lodi, Crema e tanti altri centri. Il gruppo si colloca a buon diritto nel filone degli artisti piemontesi che alla fine degli anni settanta diedero vita al movimento folk revival. La maturità di linguaggio espressivo  è accresciuta dalle esperienze di produzione teatrale realizzate negli ultimi anni all’interno della Fondazione Persona di Novara guidata da Anna Belfiore. Diverse le incisioni: dopo “Trovale un nome” (“Guardiamo la pace negli occhi” , ed.Ave), e la musicassetta dell’ 88 (ed. Showdown), la “Veja Masca” ha celebrato il proprio ventennale con il cd “Par-ci Par-là” offrendo una ‘summa’ delle diverse suggestioni musicali recepite dal gruppo, dalla musica popolare piemontese a quella occitana e francese A distanza di appena un anno ecco il cd dal titolo “Bernardo… e altre storie dell’area celtica”.

Nel dicembre 2004 ecco un nuovo cd della Veja Masca, a conferma della grande vitalità artistica del gruppo in quel periodo. Si intitola “…e oltre’sti confini “ con musiche di nuova composizione e altri brani che vengono ripresi e arrangiati.

«Nel 2008 – hanno ricordato gli elementi del gruppo – una malattia si è portato via Roberto Moroni, uno dei fondatori del gruppo. Il nostro miglior modo per ricordarlo è sempre quello di continuare a essere “La Veja Masca”, nome per altro che propose, per primo, proprio lui e di fare sentire ancora la nostra musica. In questa occasione siamo onorati di avere con noi una formazione che di anni ne ha addirittura 114, la Schola Cantorum San Gregorio Magno, diretta da ormai 45 anni dal maestro Trombetta. Sarà emozionante sentire alcuni brani del nostro repertorio eseguiti con arrangiamenti particolari e presentarne altri insieme, con un sound tutto particolare».

La serata sarà scandita anche da alcune parti narrate sulla storia e gli spettacoli della Veja Masca, con accenni anche alla crudeltà della guerra.

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