Trecate, Binatti non si ferma e fa 30 accessi agli atti: «Non cerco i miei, ma quelli modificati in seguito»

L’ex sindaco: «Documenti mancanti e file illeggibili». In quattro mesi fuori da Palazzo, non ha mai smesso di far parlare di sé

In questi quattro mesi lontano da Palazzo civico, Federico Binatti non ha mai smesso di far parlare di sé. L’ex sindaco di Trecate ha presentato una raffica di accessi agli atti – una trentina in poche settimane – puntando il dito contro gli uffici comunali che, a suo dire, avrebbero fornito risposte incomplete o addirittura prive di documentazione.

«Le risposte ricevute dal Comune presentano gravi criticità: allegati mancanti, file non leggibili, risposte e documenti incompleti. Addirittura accoglimento dell’istanza ma senza la relativa risposta» afferma.

Binatti indica come “caso emblematico” la nuova rotonda di via Ferraris, progetto avviato sotto la sua amministrazione: «Ma non si tratta di un mio progetto lasciato così com’era – afferma –. Mi risulta che siano state introdotte modifiche significative: carreggiata più stretta, marciapiedi più larghi, con la conseguenza che i pullman e i mezzi pesanti faticano a passare. Io voglio capire su quali schede tecniche si basano queste scelte».

Il bersaglio dichiarato di Binatti sono, dunque, gli uffici con cui fino a pochi mesi fa lavorava quotidianamente. «Non è un fatto nuovo. Anche quando ero sindaco capitava che le risposte dovessero essere approfondite – riconosce – ma la differenza è che allora ero presente ogni giorno in municipio, potevo parlare direttamente con i dirigenti e leggere tutto. Oggi, invece, ho bisogno degli atti e non posso accontentarmi di file incompleti o di dinieghi motivati in modo discutibile».

E alle obiezioni di chi gli ricorda che molti dei documenti richiesti riguardano la sua stessa amministrazione, l’ex sindaco replica: «Ho chiesto sì di visionare alcuni progetti come le asfaltature, ma non nella loro versione originale: voglio vedere le modifiche successive al mio mandato, così come gli aggiornamenti al Dup».

Infine, sul commissario prefettizio precisa: «Ovviamente il commissario non c’entra, non spetta a lui controllare». Commissario che, chiamato in causa indirettamente, si limita a dire: «Risponderò direttamente all’interessato, anche perché una delle note depositate in Comune è indirizzata a me».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Trecate, Binatti non si ferma e fa 30 accessi agli atti: «Non cerco i miei, ma quelli modificati in seguito»

L’ex sindaco: «Documenti mancanti e file illeggibili». In quattro mesi fuori da Palazzo, non ha mai smesso di far parlare di sé

In questi quattro mesi lontano da Palazzo civico, Federico Binatti non ha mai smesso di far parlare di sé. L’ex sindaco di Trecate ha presentato una raffica di accessi agli atti – una trentina in poche settimane – puntando il dito contro gli uffici comunali che, a suo dire, avrebbero fornito risposte incomplete o addirittura prive di documentazione.

«Le risposte ricevute dal Comune presentano gravi criticità: allegati mancanti, file non leggibili, risposte e documenti incompleti. Addirittura accoglimento dell’istanza ma senza la relativa risposta» afferma.

Binatti indica come “caso emblematico” la nuova rotonda di via Ferraris, progetto avviato sotto la sua amministrazione: «Ma non si tratta di un mio progetto lasciato così com’era – afferma –. Mi risulta che siano state introdotte modifiche significative: carreggiata più stretta, marciapiedi più larghi, con la conseguenza che i pullman e i mezzi pesanti faticano a passare. Io voglio capire su quali schede tecniche si basano queste scelte».

Il bersaglio dichiarato di Binatti sono, dunque, gli uffici con cui fino a pochi mesi fa lavorava quotidianamente. «Non è un fatto nuovo. Anche quando ero sindaco capitava che le risposte dovessero essere approfondite – riconosce – ma la differenza è che allora ero presente ogni giorno in municipio, potevo parlare direttamente con i dirigenti e leggere tutto. Oggi, invece, ho bisogno degli atti e non posso accontentarmi di file incompleti o di dinieghi motivati in modo discutibile».

E alle obiezioni di chi gli ricorda che molti dei documenti richiesti riguardano la sua stessa amministrazione, l’ex sindaco replica: «Ho chiesto sì di visionare alcuni progetti come le asfaltature, ma non nella loro versione originale: voglio vedere le modifiche successive al mio mandato, così come gli aggiornamenti al Dup».

Infine, sul commissario prefettizio precisa: «Ovviamente il commissario non c’entra, non spetta a lui controllare». Commissario che, chiamato in causa indirettamente, si limita a dire: «Risponderò direttamente all’interessato, anche perché una delle note depositate in Comune è indirizzata a me».

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore