Rimbambiti da TikTok o già rimbambiti di nostro?

Molti boomer all’inizio pensavano che TikTok fosse una nuova versione di TicTac, le mentine Ferrero oppure delle palline con cordicella che furoreggiarono nell’estate del 1973 anche in Italia rompendo parecchie dita. In realtà allora la Cina era offlimits, non esportava niente in Italia ma non importava nemmeno nulla e i cinesi non venivano in Italia ed erano rarissimi gli italiani che andavano in Cina.

Ora questa piattaforma social cinese ha quasi battuto in followers Facebook e Instagram che sono americane. Il suo successo è che su Facebook devi scrivere ma molti non vogliono scrivere, non si ricordano più come si scrive oppure hanno paura di essere presi in giro se scrivono male e schedati per le proprie idee, sempre se ne hanno. 

Anche Instagram alla fine devi essere bravo a fare le foto oppure devi essere bello e tonico oppure sapere usare bene Photoshop. 

Su TikTok è tutto più semplice: basta guardare senza nemmeno fare la fatica di leggere oppure basta filmare qualsiasi cosa anche andare in bagno o le fusa del proprio gatto. 

Su Tiktok ci sono perfino recensioni di libri e feste di compleanno, gente che segnala la pizzeria sotto casa o ti fa vedere il video delle vacanze esattamente come una volta si mostravano agli amici le diapositive del mare o del viaggio a Parigi e molti hanno più o meno le visualizzazioni di quattro amici sul divano.

A livello politico sempre più si esprimono delle riserve sul fatto che così la Cina abbia troppo potere. In sostanza la Cina ci spierebbe, ma cosa? Le nostre vacanze a Rimini?

Non solo la Cina così ci rimbambisce tutti e ci rende inoffensivi in caso di invasione. Siamo rimbambiti a causa del TikTok che guardiamo oppure, se non fossimo già un po’ rimbambiti, non guarderemmo TikTok?

Ardua domanda, sono certo che su TikTok potrei trovare dei video che mi rispondono, accanto a quelli su come dimagrire mangiando o ingrassare digiunando o su come pelare una mela usando una forcina per capelli ormai inutile perché te li sei tagliati corti seguendo un altro video sempre su TikTok.

La cosa più brutta che ho scoperto su TikTok è un giovane prete, che per anni mi ha parlato di Gesù su TikTok, che ora vuole che acquisti degli integratori multi vitaminici. Penso che se si fosse sposato e poi avesse fatto un video del matrimonio su TikTok ci sarei rimasto meno male. 

No, ancora più brutto è forse il prete tradizionalista che su TiKTok sostiene che i social siano il diavolo e che per combatterli bisogna seguire la messa in latino sempre su TikTok,

Rimbambiti o meno, molti pensano che togliendo TikTok ai cinesi noi non diventeremo schiavi dei cinesi e rimarremo solo schiavi di TikTok. 

Beati loro, non ci credo ma su TikTok potrò approfondire il tema.

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Immagine di Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Rimbambiti da TikTok o già rimbambiti di nostro?

Molti boomer all’inizio pensavano che TikTok fosse una nuova versione di TicTac, le mentine Ferrero oppure delle palline con cordicella che furoreggiarono nell’estate del 1973 anche in Italia rompendo parecchie dita. In realtà allora la Cina era offlimits, non esportava niente in Italia ma non importava nemmeno nulla e i cinesi non venivano in Italia ed erano rarissimi gli italiani che andavano in Cina.

Ora questa piattaforma social cinese ha quasi battuto in followers Facebook e Instagram che sono americane. Il suo successo è che su Facebook devi scrivere ma molti non vogliono scrivere, non si ricordano più come si scrive oppure hanno paura di essere presi in giro se scrivono male e schedati per le proprie idee, sempre se ne hanno. 

Anche Instagram alla fine devi essere bravo a fare le foto oppure devi essere bello e tonico oppure sapere usare bene Photoshop. 

Su TikTok è tutto più semplice: basta guardare senza nemmeno fare la fatica di leggere oppure basta filmare qualsiasi cosa anche andare in bagno o le fusa del proprio gatto. 

Su Tiktok ci sono perfino recensioni di libri e feste di compleanno, gente che segnala la pizzeria sotto casa o ti fa vedere il video delle vacanze esattamente come una volta si mostravano agli amici le diapositive del mare o del viaggio a Parigi e molti hanno più o meno le visualizzazioni di quattro amici sul divano.

A livello politico sempre più si esprimono delle riserve sul fatto che così la Cina abbia troppo potere. In sostanza la Cina ci spierebbe, ma cosa? Le nostre vacanze a Rimini?

Non solo la Cina così ci rimbambisce tutti e ci rende inoffensivi in caso di invasione. Siamo rimbambiti a causa del TikTok che guardiamo oppure, se non fossimo già un po’ rimbambiti, non guarderemmo TikTok?

Ardua domanda, sono certo che su TikTok potrei trovare dei video che mi rispondono, accanto a quelli su come dimagrire mangiando o ingrassare digiunando o su come pelare una mela usando una forcina per capelli ormai inutile perché te li sei tagliati corti seguendo un altro video sempre su TikTok.

La cosa più brutta che ho scoperto su TikTok è un giovane prete, che per anni mi ha parlato di Gesù su TikTok, che ora vuole che acquisti degli integratori multi vitaminici. Penso che se si fosse sposato e poi avesse fatto un video del matrimonio su TikTok ci sarei rimasto meno male. 

No, ancora più brutto è forse il prete tradizionalista che su TiKTok sostiene che i social siano il diavolo e che per combatterli bisogna seguire la messa in latino sempre su TikTok,

Rimbambiti o meno, molti pensano che togliendo TikTok ai cinesi noi non diventeremo schiavi dei cinesi e rimarremo solo schiavi di TikTok. 

Beati loro, non ci credo ma su TikTok potrò approfondire il tema.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.