Nel nostro sistema politico italiano povero di ideologie, ma spesso anche di idee e ideali, spiccano le figure dei governatori: in realtà una figura che non esiste, esiste solo negli Usa che sono uno Stato federale, perché la Costituzione prevede solo la figura del presidente della Regione che deve essere eletto a suffragio universale da tutti i cittadini di quella stessa regione.
Il governatore ha non poche competenze ma una sola è la principale: quella di assorbire circa il 70-80% delle spese regionali, cioè la sanità pubblica e una buona parte di quella privata che dipende da questa come convenzioni, rimborsi, accrediti o anche solo per lo spazio che le lascia l’inefficienza di quella pubblica.
La sanità pubblica italiana ha tanti problemi: liste di attesa, ospedali che non si riescono a costruire, sprechi, scarsa assistenza domiciliare e agli anziani.
In compenso i grandi scandali nelle regioni con la condanna definitiva di presidenti importanti e votatissimi come Formigoni in Lombardia, Galan in Veneto, Cuffaro in Sicilia, con questi leader politici trascinati in carcere, hanno riguardato proprio la sanità-
In pratica il presidente della Regione non riesce a risolvere i problemi della sanità quando va bene e quando va male li aggrava con i suoi comportamenti.
Nonostante ciò il presidente della Regione è un personaggio che gira come una trottola, che passa il tempo tra inaugurazioni, premi, mostre, fiere, processioni, manifestazioni, gare, convegni a cui non manca mai.
Questo paradossalmente lo rende popolare fra i suoi cittadini e per questo si monta la testa, si sente indispensabile anche dopo 10 anni di governo come De Luca del Pd in Campania, Zaia della Lega in Veneto.
Non importa il film della Regione, il presidente è super amato a prescindere dai risultati, si ritiene superiore ai partiti e ai loro leaders, non accetta facilmente di farsi da parte.
Un fenomeno inspiegabile se non in base alla passione degli italiani per il teatro, per le prime donne, per attori che interpretano la loro parte a prescindere da chi siano veramente nella realtà.