Finirà dove tutto è iniziato, nella sede della Camera del Lavoro di via Mameli a Novara – che resterà chiusa per tutta la durata della cerimonia – il viaggio terreno di Attilio Fasulo, segretario generale della CGIL di Novara e del VCO, scomparso tre giorni fa dopo una lunga malattia. Proprio lì, nella “sua” sede, è stata allestita la camera ardente, aperta in queste ore per permettere a chiunque lo desideri di porgere un ultimo saluto a un sindacalista mite, capace di esercitare il conflitto nelle sue forme più alte e sempre per il bene superiore di lavoratrici e lavoratori.
A vegliarlo, in un silenzio carico di commozione, il picchetto d’onore composto da chi ha condiviso con lui una vita di battaglie, ascolto, contrattazione e tutela dei diritti. Uomini e donne del sindacato, colleghi, lavoratori, amici e compagni di strada che non hanno mai smesso di riconoscergli umanità, passione e un’integrità rara. La cerimonia funebre si terrà domani, martedì 2 luglio, alle ore 10, proprio nella sede della CGIL: un ultimo, simbolico abbraccio a quel luogo che rappresentava per Attilio una casa e un presidio di dignità.
Nel suo ricordo la famiglia insieme ad amici e colleghi ha deciso di sostenere una causa che gli era particolarmente cara aprendo una raccolta fondi a favore di Emergency, destinata a progetti di salute e accoglienza per chi fugge da guerre, povertà e ingiustizie. La pagina attivata porta il suo nome e raccoglie adesioni e donazioni, un modo concreto per onorare la sua memoria con un gesto che guarda al futuro, come lui ha sempre fatto.
«Per la forza e l’entusiasmo che hai sempre messo nel costruire un mondo migliore, un mondo di pace», si legge in uno dei tanti messaggi lasciati online. Ed è proprio nella rete di relazioni costruita con pazienza, rispetto e sincerità che oggi la sua eredità continua a vivere. Domani, in via Mameli, non sarà solo un addio. Sarà un ringraziamento collettivo a un uomo che ha fatto della giustizia sociale una scelta di vita a cui la città di Novara e tutta la provincia saranno per sempre debitori.
Nel pomeriggio anche il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini è passato alla camera ardente a portare l’abbraccio della segreteria nazionale.